Timmermans: “Basta mettere soldi in tasca a Putin”
L’embargo energetico contro la Russia serve, ma da solo non basta, secondo il vice presidente della Commissione Ue Frans Timmermans, responsabile dello European Green Deal. In un’intervista a ‘La Stampà, sottolinea che “dobbiamo avere più risorse rinnovabili, essere sempre più indipendenti per gli approvvigionamenti e consumare meno”, nella consapevolezza che la resistenza cominci fra le mura domestiche: “Un grado in meno di temperatura nelle case di 450 milioni di famiglie vale 10 miliardi di metri cubi di gas”. “Un embargo petrolifero aiuta, tuttavia non è un colpo risolutivo – sottolinea – noi dobbiamo evitare di versare soldi nelle tasche di Putin che si finanzia solo con la vendita di combustibili fossili”. Putin ci ricatta con il gas? “Non c’è modo – secondo Timmermans – in cui possa ricattarci col suo gas. Se taglia le forniture farà molto più male a sé stesso che a chiunque altro”. Il passo successivo, dice, è “l’accelerazione verso le rinnovabili, superando anche il problema delle autorizzazioni che richiedono tempi lunghi. Su questo abbiamo proposto di semplificare le regole. Si sveltiscono i progetti e si investe più rapidamente”. Infine si dice “agnostico” sul nucleare: “Una centrale costa molto e richiede tempi lunghi per la costruzione”, “consiglio di ragionare sui numeri a lungo termine, sui tempi e i costi, sulla certezza di avere l’uranio che occorre. Se tutte le risposte sono valide, allora si può fare. Se no, no”.