Guerra in Ucraina, la diretta – La Chiesa di Kiev si dichiara indipendente da Mosca. Zelensky a Draghi: “Mi aspetto più aiuti militari”

Nel pomeriggio telefonata fra il presidente ucraino e il primo ministro italiano: "Confronto sullo sblocco dei porti". Continua l'offensiva russa in tutto il Donbass. I filorussi: “Conquistata la città di Lyman, ucraini senza vie per la ritirata”. L’ambasciatore di Kiev: “Berlino ci ha lasciati soli”. Cnn: “Usa pronti a inviare missili a lungo raggio”. Lavrov: “Sarà un serio passo verso l’escalation”

Aggiornato: 15:58

  • 11:35

    Russia avvia sostituzione della polizia a Kherson

    Le autorità di occupazione in Ucraina hanno avviato misure nella regione meridionale di Kherson per sostituire le attuali agenzie di polizia con quelle russe: lo ha detto oggi a Interfax il vice capo dell’amministrazione militare-civile regionale, Kyrylo Stremousov. “È in corso la creazione di un sistema di polizia. Ci sono persone che si occupano di questo problema nel territorio della regione di Kherson. Non posso ancora dire esattamente quando inizierà a funzionare. Risponderà direttamente all’amministrazione militare-civile”, ha spiegato Stremousov. Sempre nella regione di Kherson, è stato bloccato oggi il sistema ucraino di controllo dei trasporti automobilistici, che verrà sostituito da un sistema russo entro la fine dell’anno, ha aggiunto Stremousov.

  • 11:34

    Russia espelle 5 diplomatici croati

    Il ministero degli Esteri russo ha deciso di espellere cinque diplomatici dell’ambasciata della Croazia a Mosca. Lo rende noto la Tass spiegando che i cinque diplomatici sono stati dichiarati “persona non grata”.

  • 11:34

    Intelligence Kiev: “Guerra potrebbe durare fino a fine anno”

    “Il presidente russo Vladimir Putin non intende abbandonare i suoi piani sull’Ucraina, quindi è possibile che le ostilità durino fino alla fine dell’anno”. Lo ha affermato Vadim Skibitsky, rappresentante della direzione dell’Intelligence del ministero della Difesa dell’Ucraina, come riportato dall’agenzia Interfax. Una previsione, però, che dipenderà “dalla nostra resistenza, dalle condizioni delle nostre forze di difesa e dall’assistenza fornitaci”, ha dichiarato in un’intervista con Crimea.Realities. La Federazione Russa, fa sapere, prevederebbe di rimanere nel sud dell’Ucraina per molto tempo, come dimostra il dispiegamento nei territori occupati. “Dall’inizio di maggio, le truppe di occupazione hanno iniziato a rafforzare le difese” ed è in preparazione “una terza linea di difesa”.

  • 10:41

    Kiev: “La Russia ha disseminato 500 mine nel mar Nero”

    La Russia ha disseminato nel Mar Nero tra le 400 e le 500 vecchie mine sovietiche, che vengono strappate dalle ancore quando il mare è agitato e vanno alla deriva, rendendo impossibile l’esportazione di merci dai porti ucraini. Lo afferma il portavoce dell’amministrazione militare regionale di Odessa Sergiy Bratchuk, aggiungendo che Mosca ha “creato una crisi alimentare nel mondo” e sta usando un “alibi informativo” incolpando l’Ucraina della crisi alimentare. Lo riporta la Bbc

  • 10:22

    Filorussi: “Conquistata la città di Lyman”

    Le forze dell’autoproclamata repubblica di Donestsk dichiarano di aver raggiunto “il pieno controllo” della città dell’Ucraina orientale di Lyman, nel Donbass. Lo riporta la Tass.

  • 10:21

    Trovati 70 morti sotto le macerie di uno stabilimento a Mariupol

    Circa 70 cadaveri sono stati trovati nell’ex stabilimento di Oktyabr, a Mariupol. Lo ha affermato il consigliere del sindaco Petro Andryushchenko. “Le persone sono rimaste tra le macerie dell’edificio dopo il bombardamento. I corpi sono stati chiusi in sacchetti di plastica e portati per la sepoltura in una fossa comune nel villaggio di Stary Krym”, ha aggiunto.

  • 10:08

    Zelensky: “Le grandi potenze non flirtino con la Russia”

    “Il catastrofico svolgersi degli eventi potrebbe ancora essere fermato se il mondo trattasse la situazione in Ucraina come tale. Se i forti del mondo non flirtassero con la Russia, ma insistessero davvero per porre fine alla guerra”. E’ il monito del presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video. Zelensky ha ricordato che l’Unione europea “da settimane” non riesce a concordare il sesto pacchetto di sanzioni. “Sono settimane che il mondo non ha osato bloccare il sistema bancario russo”, ha affermato il presidente.

  • 10:07

    Bombardamenti su Mykolaiv

    I bombardamenti russi sulla zona meridionale dell’Ucraina di Mykolaiv e Bashtansky hanno colpito anche le campagne, due donne che facevano pascolare le mucche sono finite sotto tiro, una è morta. Lo ha reso noto il rappresentante del comando operativo Sud Vyacheslav Nazarov aggiungendo che ci sono anche 14 civili feriti. Lo riporta Unian.
    “Purtroppo ci sono morti. In particolare, nelle vicinanze di Bereznehuvaty, due donne che stavano solo facendo pascolare le mucche sono finite sotto tiro, una di loro è morta”, ha detto Nazarov.

  • 09:51

    Zelensky: “Vogliono ridurre il Donbass in cenere”

    Le forze russe vogliono “ridurre in cenere” il Donbass: lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, descrivendo la crescente difficile posizione di Kiev nell’est del Paese. “L’attuale offensiva degli occupanti nel Donbass può rendere la regione disabitata”, ha detto Zelensky. “Vogliono ridurre in cenere Popasna, Bakhmut, Lyman, Lysychansk e Severodonetsk. Come Volnovakha, come Mariupol”, ha proseguito. Lo riporta la Cnn. Zelensky ha inoltre puntato il dito contro l’Ue, accusandola di non agire con decisione sulle sanzioni.

  • 09:40

    Sindaco Severodonetsk: “Uccise 1.500 persone in città”

    “Sono 1.500 le persone rimaste uccise dall’inizio della guerra a Severodonetsk”, nella regione ucraina del Donbass: lo afferma il sindaco Oleksandr Stryuk citato dalla Bbc. La città è sottoposta a bombardamenti continui, il 60% del patrimonio abitativo è completamente distrutto e fino al 90% degli edifici sono danneggiati e necessitano di importanti riparazioni, aggiunge Stryuk. Il percorso per uscire dalla città è estremamente pericoloso, ma i militari ucraini stanno facendo “tutto il necessario per rendere le strade sicure”, dice. Circa 12.000-13.000 persone sono rimaste ancora in città.