Guerra Russia-Ucraina – diretta: “Mosca sposta truppe in Transnistria per attaccare da Sud-Ovest. Liberata l’intera regione di Kiev”

Lo Stato maggiore ucraino segnala movimenti russi verso i territori occupati. La Moldavia non conferma. Washington aiuterà a far arrivare tank in aiuto all'Ucraina. Il sindaco di Bucha: "Trecento cadaveri in fosse comuni". La Croce Rossa a Mariupol, evacuati in 765. Guardian: "Bimbi usati come scudi umani dai russi"

Aggiornato: 22:28

I fatti più importanti

  • 09:29

    Notte di sirene e missili da Kiev a Odessa

    Nella notte le sirene dell’allarme aereo hanno risuonato in tutte le principali città ucraine, da Kiev a Odessa. Quest’ultima città venerdì sera è stata raggiunta da tre missili balistici, intercettati dalla contraerea. Bombardamenti anche nelle regioni di Poltava e di Lugansk, dove sono state colpite da missili infrastrutture e zone residenziali. I soccorsi sono sul posto, non si hanno notizie per il momento di vittime o feriti.

  • 09:27

    New York Times: “Gli Usa aiuteranno a trasferire carri armati a Kiev. E’ la prima volta”

    L’amministrazione Biden lavorerà con gli alleati per trasferire tank di fabbricazione sovietica allo scopo di rafforzare le difese dell’Ucraina nel Donbass. Lo scrive il New York Times, citando un ufficiale americano e sottolineando che è la prima volta che gli Usa aiutano contribuiscono a trasferire carri armati dall’inizio della guerra. La fonte ha riferito che i trasferimenti di tank inizieranno presto ma non ha voluto precisare il loro numero né da quali Paesi arriveranno. I carri armati, richiesti espressamente dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, consentiranno a Kiev di effettuare lanci di artiglieria a lunga gittata su obiettivi russi in Donbass.

  • 09:23

    Zelensky a Fox News: “Non accetteremo nessun risultato se non la vittoria”

    “Una vittoria della verità significa una vittoria per l’Ucraina e gli ucraini. La domanda è quando finirà. Questa è una domanda profonda. È una domanda dolorosa. Oltre alla vittoria, il popolo ucraino non accetterà nessun risultato”. Così il presidente ucraino Volodomyr Zelensky in un’intervista a Fox News. Alla domanda su che cosa “disposto ad accettare” al fine di garantire un accordo di pace, il presidente ucraino ha risposto: “Non scambiamo il nostro territorio. La questione dell’integrità territoriale e della sovranità è fuori discussione”.

  • 09:21

    Sequestrato yacht russo nel porto di Imperia

    Dogane e Capitaneria di Porto di Imperia hanno sequestrato lo yacht “New Vogue”, una imbarcazione di circa 30 metri, del valore di oltre 3,3 milioni di euro, riconducibile a oligarchi russi. Lo yacht è ormeggiato nel porto di Imperia. Il sequestro è stato disposto dalla Procura di Imperia dopo una indagine scattata a di marzo quando sono state avviate le sanzioni verso la Russia per l’invasione dell’Ucraina. Durante l’indagine lo yacht è stato tenuto sotto controllo per evitare che lasciasse l’ormeggio. Il sequestro è avvenuto dopo aver avuto informazioni dalla Dogana di un paese terzo, dall’Unità Temporanea di Crisi Russo/Ucraina.

  • 22:56

    IL PUNTO – Kiev nega attacco a un deposito di carburante in Russia. Mosca: “Grano solo agli amici”

    Il 37esimo giorno di guerra ha visto la ripartenza dei negoziati – di nuovo online – tra le delegazioni di Mosca e Kiev, mentre il presidente turco Erdogan ha sentito al telefono Vladimir Putin tornando a proporre che lui e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si incontrino faccia a faccia. Sul campo, le forze ucraine hanno ripreso la città di Bucha, vicino a Kiev, mentre un altro tentativo di far uscire i civili dalla città assediata di Mariupol è fallito: la Croce rossa internazionale che doveva scortare i bus per portare via le persone ha dovuto rinunciare. Oggi ci riproverà. Intanto la Russia ha accusato gli ucraini di un attacco contro un deposito di carburante sul suo territorio, nella regione di Belgorod. Kiev nega ogni responsabilità.
    L’Occidente continua a credere poco nella possibilità di una tregua. Gli Stati Uniti hanno iniziato a fornire all’Ucraina materiale e attrezzature da utilizzare in caso di attacco russo con armi chimiche o biologiche. Con l’Europa continua il braccio di ferro sul pagamento del gas in rubli: poco dopo che Gazprom ha comunicato ai clienti europei lo switch, la Commissione Ue ha confermato che i contratti che prevedono il pagamento in euro e dollari vanno rispettati. Il sospetto è che il meccanismo architettato da Mosca, per cui le transazioni passerebbero per il braccio finanziario del gruppo Gazprombank presso cui i compratori dovrebbero aprire un conto nella loro valuta e uno in rubli, verrà replicato per altri beni. Come conferma l’annuncio che anche le transazioni tra compagnie aeree russe e società di leasing dei Paesi ‘ostili’ avverranno nello stesso modo. Ancora più drastica appare la decisione che riguarda le materie prime alimentari: il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha annunciato che l’export di cibo e prodotti agricoli sarà riservato ai “Paesi amici”. La minaccia “non ha conseguenze per la sicurezza alimentare dell’Europa”, ha detto il commissario Paolo Gentiloni, “ma può avere conseguenze sui prezzi ed a pagare sarebbero i paesi più in difficoltà, per esempio in Africa, dove ci sono carestie e problemi di sicurezza alimentare”.