Zelensky: “Forze nemiche entrate a Kiev, io resto qui”
“Forze nemiche di sabotaggio sono entrate a Kiev, ma io resto qui”. Lo ha annunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
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“Forze nemiche di sabotaggio sono entrate a Kiev, ma io resto qui”. Lo ha annunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Kiev si prepara a difendersi da un imminente attacco delle forze russe: diecimila fucili automatici sono stati distribuiti nelle ultime ore ai civili della capitale. Lo riportano fonti del ministero degli Interni citate dai media internazionali.
“Tutte le prove suggeriscono che la Russia voglia circondare e minacciare Kiev e noi crediamo che Mosca abbia sviluppato piani per commettere vasti abusi dei diritti umani, o anche peggio, sulla popolazione ucraina”. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken in un discorso durante un incontro speciale dell’Osce, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa.
I capi di Stato e di governo dell’Unione europea, riuniti a Bruxelles per un Consiglio europeo straordinario, si sono collegati in videoconferenza per una ventina di minuti con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il collegamento, un’iniziativa del presidente del Consiglio europeo Charles Michel, è stato piuttosto “emozionante“, informa una fonte Ue. Il capo del governo di Kiev ha riferito della situazione nel proprio Paese e ha chiesto aiuto ai leader dei 27 stati membri.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato il decreto che indice la mobilitazione generale di tutti gli uomini in età da combattimento. Il decreto n. 69/22, pubblicato sul sito del governo di Kiev, ordina la “mobilitazione generale” a causa “dell’aggressione militare” per “garantire la difesa dello Stato“. Già prima della mobilitazione, la dogana ucraina aveva annunciato che gli uomini di età compresa tra i 18 e i 60 anni non avrebbero potuto lasciare il Paese.
Gli assetti di difesa aerea ucraina siano completamente annientati: non si accende un radar dalle 14 di oggi. Lo spiegano all’AdnKronos fonti di intelligence, aggiungendo che la forza aerea ucraina è stata sostanzialmente distrutta a terra e ha cessato di esistere come forza combattente efficace: i russi hanno il controllo totale dello spazio aereo.
Le truppe di fanteria della Marina russa sono sbarcate nei pressi di Mariupol e stanno incontrando decisa resistenza, mentre a Odessa controllano l’aeroporto e non intendono entrare nel centro abitato, almeno per il momento. Una colonna meccanizzata cerca di farsi strada su costa verso Mariupol per ricongiungersi alle truppe sbarcate. Lo apprende l’AdnKronos da fonti di intelligence occidentali.
Le colonne russe in marcia verso Kiev sono giunte nei sobborghi della capitale. Lo rendono noto all’AdnKronos fonti dell’intelligence occidentali, sottolineando che per il momento non sono entrate in città, ma finora hanno trovato scarsa o nulla resistenza. C’è stato uno sbarco in elicottero di truppe aviotrasportate all’aeroporto di Hostomel, a pochi chilometri dalla città, che da questo pomeriggio è sotto il controllo russo.
Un aereo da trasporto russo Antonov-26 è precipitato nella regione di Voronezh, nei pressi del confine con l’Ucraina. Lo rende noto il comando del distretto militare russo occidentale in un comunicato citato dall’agenzia Ria Novosti in cui si precisa che l’equipaggio è morto in conseguenza dell’incidente.
La Russia ha lanciato “oltre 160 missili in Ucraina”: lo riferisce la Cnn citando un alto dirigente del Pentagono.