Centrodestra: 71 franchi tiratori
Nel centrodestra ci sono stati 71 franchi tiratori: i grandi elettori sono 453, i voti arrivati per Casellati durante la quinta votazione appena 382.
Momenti chiave
Nel centrodestra ci sono stati 71 franchi tiratori: i grandi elettori sono 453, i voti arrivati per Casellati durante la quinta votazione appena 382.
È terminato lo spoglio: Maria Elisabetta Alberti Casellati ottiene 382 voti, ampiamente al di sotto del quorum di 505 ma anche della quota di grandi elettori del centrodestra (453).

Il presidente del Senato Elisabetta Casellati, candidata dal centrodestra, è accanto al presidente della Camera, Roberto Fico, durante lo spoglio. In passato Giovanni Gronchi, presidente della Camera e candidato al Quirinale, si allontanò dopo aver concluso lo spoglio, mentre un altro presidente della Camera, Oscar Luigi Scalfaro, lasciò lo scranno più alto dell’Assemblea prima dell’inizio dello spoglio. Presenti durante la lettura delle schede i presidenti del Senato Amintore Fanfani e Francesco Cossiga quando furono candidati al Quirinale, con il secondo che si allontanò dall’Aula al termine dello spoglio che decretò la sua elezione alla Presidenza della Repubblica.
Terminata la chiama del quinto scrutinio per l’elezione del Presidente della Repubblica, sta per iniziare lo spoglio.
Finita la chiama dei deputati nell’Aula dei deputati. La seduta riprende alle 14 con il voto dei delegati regionali.
Sì è conclusa la prima chiama dei deputati nell’Aula di Montecitorio. Ora la seconda, poi toccherà ai delegati regionali.
“E’ del tutto inopportuno che la Presidente Casellati nello spoglio odierno co-presieda lo scrutinio delle schede, di fatto controllando i voti per sé stessa. Nel 1992, quando Oscar Luigi Scalfaro si trovò in analoga condizione, si astenne dal presiedere lo scrutinio lasciando il compito al vicepresidente Rodotà. Ci auguriamo il medesimo rispetto delle istituzioni”. E’ quanto dichiara Enrico Borghi della segreteria nazionale del Pd.

Pierferdinando Casini ha ritirato la scheda e votato al quinto scrutinio per l’elezione del Presidente della Repubblica. Una scelta che si discosta da quella del centrosinistra, nelle cui liste è stato eletto nel 2018. Ora appartiene al gruppo parlamentare Per le Autonomie.
“Presente non votante”. La formula scelta dai leader Letta, Conte e Speranza per la quinta votazione del Quirinale, con Casellati candidata dal centrodestra, non è stata indicata a caso ai rispettivi parlamentare. Dal punto di vista pratico è un qualcosa in più rispetto a una semplice astensione. Infatti il grande elettore deve entrare in aula, ritirare la scheda e contestualmente dichiarare ad alta voce “astensione“. Si tratta, quindi, di una opzione per dimostrare la tenuta della coalizione su una scelta politica.