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Cartabianca nel resort sardo coi soldati dell’Idf raccontato in un’inchiesta del Fatto. La cronista: “Mi hanno seguita e intimidita” – video

Cartabianca nel resort sardo coi soldati dell’Idf raccontato in un’inchiesta del Fatto. La cronista: “Mi hanno seguita e intimidita” – video
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“Ho fatto molti servizi sotto copertura, ma non mi era mai capitato di essere intimidita in questo modo. Sono stata seguita da un uomo fino nella mia stanza. Un altro, della stessa comitiva, mi ha fermato e mi ha detto: ‘Sei la giornalista, sappiamo tutti chi sei’”.

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A parlare è Emilia Missione, inviata di Carta Bianca (in onda ieri sera su Rete 4), che dopo il servizio pubblicato dal Fatto, è stata nel resort di Santa Teresa di Gallura che ospita cento soldati israeliani in vacanza. “Non so se abbiano avuto queste informazioni dalla polizia italiana o dall’albergo, in ogni caso mi sono sentito poco tutelata”.

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In questi giorni il Fatto ha svelato l’esistenza di viaggi di “decompressione” organizzati in alcune località italiane, nelle Marche e in Sardegna, per curare lo stress post traumatico dei soldati israeliani impiegati a Gaza. Soggiorni accompagnati dalla vigilanza costante di polizia e carabinieri italiani. Uno dei luoghi prescelti, come scritto l’altro ieri dal Fatto, è il Mangia’s resort Curio Collection, del gruppo Hilton. Struttura di lusso che su 200 posti ospita un centinaio di soldati dell’Idf. “Ho visto arrivare due pullman con 40-50 turisti israeliani. Uno dei due portava ragazzi giovani, che avevano le sembianze di militari di leva”, dice Missione. Ma la giornalista, che aveva pernottato presso l’hotel, è stata tenuta a distanza dagli ospiti: “Sapevano come mi chiamavo, che ero una giornalista e che lavoravo per la tv. Non è stato piacevole, non mi sono sentita protetta”. La vicenda solleva una volta di più l’interrogativo sul ruolo del governo italiano in questi viaggi: esistono accordi non dichiarati con lo Stato israeliano per accogliere soldati israeliani in Italia? E se è questo il caso, l’Italia, che da un lato pubblicizza l’accoglienza dei bambini palestinesi, nasconde l’esistenza di un’intesa per ospitare anche i soldati dell’esercito responsabile della carneficina di Gaza?

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