A casa (non) tutti bene: “House” di Gitai e le macerie di un Paese in guerra
Due ore sono troppe, troppe per sentire parlare soltanto di una casa. House, house, house. Lo ripete chi l’ha abitata arrivando dalla Turchia, il tedesco, il giordano, il palestinese. Casa, casa, è l’incipit di ogni discorso, racconto, meta-narrazione simbolica del Medio Oriente. Per due ore. Mentre il rumore incessante della costruzione, del battere stridente sulla […]
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