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Abruzzo al voto: il ponte, la “family” e Mr. Preferenze. FdI s’aggrappa ai Vittorini

Il genero e l’appalto - L’opera, il meloniano e i parenti nella società edile

8 Marzo 2024

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Il genero consigliere campione di voti, il suocero costruttore del ponte della città. In mezzo un appalto pubblico, con procedura negoziata, da 6 milioni di euro. Due percorsi distinti, uno politico e uno imprenditoriale, che finiscono per incrociarsi. Da una parte Livio Vittorini, “mister preferenze” di Fratelli d’Italia a L’Aquila e – si augura lui – possibile grande elettore di Marco Marsilio, candidato di centrodestra alle Regionali di domenica: suoi ben 954 dei 7.298 voti ottenuti dal partito meloniano alle elezioni comunali del 12 giugno 2022. Dall’altra, la Todima Srl, tra le principali società edili della zona, che fa parte del consorzio che si occuperà di costruire il Ponte Belvedere, la principale opera infrastrutturale cittadina. Il collegamento è familiare: Vittorini, 39 anni, è sposato da circa 20 anni con Eleonora Serpetti, socia della Todima insieme ai fratelli Davide e Daniele: le quote di maggioranza (il 52%) le detiene mamma Silvana Contento, ma l’amministratore unico è il capostipite, il geometra Marino Serpetti, 63 anni, suocero di Vittorini. Non una novità quelle delle parentele eccellenti in Fratelli d’Italia, insomma, a Roma come sugli Appennini: “La città è piccola ci conosciamo tutti, non vedo il problema”, dice Livio contattato dal Fatto.

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Eppure la convergenza degli interessi politici di Vittorini e gli affidamenti pubblici dei Serpetti agita da mesi l’opposizione. Livio di mestiere fa il bancario. Per tanti aquilani è soprattutto il figlio di Stefano Vittorini, storico leader del Msi scomparso ormai nel 2015. Per altri però è anche il genero del geometra Serpetti. Il giovane si affaccia alla politica per la prima volta due anni fa e alla sua prima esperienza da candidato, nel giugno 2022, ottiene il pieno di voti, contribuendo alla rielezione del sindaco Pierluigi Biondi. Quasi un anno prima, il 30 luglio 2021, il Comune di L’Aquila – sempre guidato da Biondi – aveva firmato il contratto con la Belvedere Scarl, di cui fanno parte la Todima e un’altra società ben più grande, la Taddei Spa (2,3 milioni di euro di capitale sociale contro 30 mila euro). L’affidamento con procedura negoziata. Il costo dei lavori a quella data è di 3,7 milioni di euro, per un importo totale del progetto di 5,1 milioni, il 20% in più circa, vanificando il ribasso d’asta del 10%.

Dopo le elezioni le cose però iniziano a diventare complesse. Gli atti della progettazione esecutiva consegnata dalla Belvedere Scarl il 1º luglio 2022 presentano già una cospicua variante nei costi: l’importo totale dei lavori sale da 3,8 milioni a 4,6 milioni, quello dell’intero progetto lievita da 5,1 milioni a 6 milioni di euro. Insomma, la nuova giunta (anche se il sindaco è lo stesso) è arrivata da 15 giorni e già il Comune si trova a dover prevedere una spesa di 1 milione di euro in più per il suo ponte. E poteva andare peggio, stando a una recente interpellanza del consigliere comunale d’opposizione, Paolo Romani, secondo cui “il precedente quadro economico consegnato dalla Belvedere Scarl in data 1 luglio 2022 recava la cifra di euro 8 milioni”, importo poi rivisto, secondo Romani, in seguito alla “nostra conferenza stampa di denuncia”.

Le proteste dell’opposizione continuano. Ma servono a poco. Il 6 luglio 2023 la Giunta comunale approva la delibera 312 con la quale dà il via libera al progetto esecutivo: il ponte si fa, e alle condizioni dell’impresa affidataria.

E Vittorini? Come si comporta “mister preferenze”? “Io mi occupo di bilancio”, dice lui al Fatto, respingendo qualsiasi accostamento con l’impresa di famiglia della moglie: “Non ho deleghe nei lavori pubblici, non perché tema conflitti, semplicemente perché i miei temi sono altri. Tutti gli aquilani conoscono la storia della mia famiglia e quella della famiglia di mia moglie”. Anche Marino Serpetti, al Fatto, respinge ogni tipo di interferenza: “La mia impresa opera dal 1982 – dice – Questa commessa viene aggiudicata nel luglio 2021 quando mio genero appare sulla scena politica esattamente un anno dopo, fermo restando gli ottimi rapporti con mio genero persona preparata e competente che in autonomia ed in ricordo di suo padre impegnato in politica ha cercato di ricoprirne le orme”. Suocero e genero insomma tirano dritto: sfileranno insieme all’inaugurazione del ponte?

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