Roma-Napoli

Frecciarossa in ritardo? Per Lollobrigida c’è la fermata ad personam: il treno fa tappa a Ciampino solo per il ministro

Casta sui binari - Il ministro cognato. Caos sulla rete, il treno viene fatto deviare. Il titolare dell’Agricoltura atteso a Caivano e ottiene di scendere a Ciampino. Racconta la tua storia di normale cittadino ostaggio di treni bloccati, in ritardo o guasti. Scrivi a lettere@ilfattoquotidiano.it 

Di Vincenzo Bisbiglia, Carlo Di Foggia e Giacomo Salvini Icons/ascolta
22 Novembre 2023

“Scusa capo, posso scendere qui? Dài, che faccio tardi…”. Quanti di noi, da ragazzini, andando a scuola, non hanno mai pronunciato questa frase all’indirizzo dell’autista dell’autobus, a volte ottenendo un (corretto) rifiuto, a volte un’eccezione che ci ha risparmiato qualche metro zaino in spalla? Immaginiamo se questo accadesse su un treno, per giunta ad alta velocità: un convoglio in ritardo, una fermata non prevista, un passeggero speciale che scende. È quanto successo ieri al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, che ha usufruito di una “fermata straordinaria” del Frecciarossa Torino-Salerno alla stazione di Ciampino, pochi chilometri a sud della Capitale. “Una fermata ad hoc”, spiegano fonti informali al Fatto, perché a scendere dal convoglio sarebbero stati solo il ministro e una o due persone del suo entourage. Ma ricapitoliamo la vicenda.

Quella di ieri è stata l’ennesima giornata campale per le ferrovie italiane, a causa di un guasto sulla tratta da Roma e Napoli che ha causato ritardi a cascata su tutta la rete. Così il Frecciarossa 9519 partito da Torino alle ore 7.00 e diretto a Salerno ha accumulato un ritardo di ben 111 minuti (quasi 2 ore). Proprio su quel convoglio, a Roma Termini, intorno alle 12, è salito Lollobrigida. Il ministro era diretto a Napoli Afragola, da dove poi si sarebbe dovuto recare a Caivano per l’inaugurazione del nuovo parco urbano. Il guasto sulla linea Alta velocità tra la stazione Roma Salone e quella di Labico ha però portato Trenitalia a dirottare tutte le Frecce e gli Intercity sulla “vecchia” Roma-Napoli, quella che passa da sud, per poi farli ricongiungere con la linea “nuova”. Solo che un ulteriore problema a uno scambio tra le stazioni di Zagarolo e Valmontone ha creato ulteriori perdite di tempo. “Ci abbiamo messo più di un’ora a percorrere il tragitto tra Termini e Ciampino”, dice un passeggero che era a bordo dello stesso convoglio.

Ritardi su ritardi, insomma. E un disastro inaccettabile per la fittissima agenda del ministro, che già veniva da un impegno alla Camera e che, dopo l’evento a Caivano, sarebbe dovuto rientrare il prima possibile a Roma per registrare il suo intervento alla trasmissione Avanti Popolo di Nunzia De Girolamo. Insomma, posporre anche di qualche ora Caivano avrebbe significato far saltare tutto. Anche perché l’evento in provincia di Napoli “non era rinviabile”. Fonti vicine al ministro spiegano che “l’assenza del governo sarebbe stata una delusione sia per le tante persone presenti che attendevano l’inizio dell’evento, soprattutto per bambini e studenti accorsi sotto la pioggia nella scuola e al parco, sia per le istituzioni. Il treno purtroppo aveva circa 100 minuti di ritardo. Per non deludere i cittadini e per rispettare l’impegno preso con la comunità di Caivano, il ministro sarebbe andato perfino a piedi”. È a quel punto che l’agenda di Lollobrigida viene salvata in corner. Il personale di Rfi alla stazione di Ciampino, allertato dalla centrale operativa, autorizza il capotreno ad una “fermata straordinaria” nella cittadina aeroportuale. E lì il ministro e un paio di persone del suo staff scendono e, scortate dalle forze dell’ordine nel piazzale all’esterno della stazione, salgono sull’auto blu che parte in tutta fretta verso Caivano. Fonti del Fatto vicine al personale della stazione alle porte di Roma confermano che quella era, appunto, una “fermata straordinaria”, realizzata ad hoc per le esigenze del ministro.

E infatti sul sito ViaggiaTreno di Trenitalia la sosta non compare. Né si ha notizia di altri stop straordinari durante tutta la giornata. A confermare il tutto al Fatto è la stessa Trenitalia, secondo cui dopo la ripartenza da Termini è stata disposta la fermata alla stazione di Ciampino, dove sono scese le istituzioni presenti a bordo, per poter far fronte, appunto, a impegni istituzionali. Una possibilità prevista dal regolamento delle Ferrovie – i cui vertici attendono il rinnovo in primavera – e che, a loro dire, non avrebbe prodotto alcun ritardo ulteriore per i passeggeri. Insomma, se pure i treni non passano in orario, una soluzione si trova sempre.

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