Calcio

Scommesse, tra gli indagati anche il milanista Florenzi

L’ex capitano della Roma - Accusato di esercizio abusivo di gioco d’azzardo. Sarà interrogato a giorni. È il quarto giocatore coinvolto

16 Novembre 2023

Si allarga l’inchiesta della Procura di Torino sulle scommesse abusive dei calciatori. Alessandro Florenzi, difensore del Milan e della Nazionale, è indagato per esercizio abusivo del gioco d’azzardo. Dopo Nicolò Fagioli della Juventus, Sandro Tonali del Newcastle (ex Milan) e Nicolò Zaniolo dell’Aston Villa (ex Roma), anche il 32enne ex capitano della Roma, laureatosi campione d’Europa con l’Italia nel 2021 e campione d’Italia nel 2022 coi rossoneri, ora è accusato di esercizio abusivo del gioco d’azzardo. Florenzi sarà interrogato dai magistrati piemontesi nei prossimi giorni. Il terzino del Milan risponde dello stesso reato contestato ai suoi colleghi, quello previsto dall’articolo 4 della legge 401 del 1989. In sostanza, secondo i pm, Florenzi avrebbe scommesso attraverso piattaforme illegali, dunque non iscritte all’Aams, l’amministrazione autonoma dei monopoli di Stato. Il nome del calciatore romano è emerso all’attenzione dei pm e della Squadra mobile di Torino in una seconda fase dell’inchiesta, dopo gli interrogatori di Fagioli, Tonali e Zaniolo e, soprattutto, al termine dell’esame dei device in uso agli atleti. Florenzi e Tonali, va ricordato, sono stati compagni di squadra al Milan per due stagioni, nel 2021-2022 (quello dell’ultimo scudetto vinto dai rossoneri) e 2022-2023, in cui sono arrivati in semifinale di Champions League.

Sul fronte penale, il calciatore – come gli altri già coinvolti, va specificato – rischia al massimo una multa, una sanzione pecuniaria di poche decine di migliaia di euro. La questione potrebbe però cambiare dal punto di vista della giustizia sportiva qualora gli investigatori dimostrassero che Florenzi scommetteva sulle partite di calcio, anche di campionati o di categorie diverse dalla Serie A. Fagioli e Tonali, ad esempio, appena saputo di essere indagati si sono autodenunciati alla Procura sportiva della Figc e gli è stata inflitta una squalifica rispettivamente di 7 e 10 mesi dalle gare ufficiali, con Tonali che ha anche ammesso di aver scommesso sulla vittoria delle squadre dove militava. Zaniolo, invece, che ha ammesso davanti ai pm di aver giocato “solo partite online di poker e black jack”, non è stato nemmeno sfiorato dalla Procura federale ed è stato anche richiamato in Nazionale dal Ct Luciano Spalletti non essendo emersi elementi che lo smentissero. Per quanto riguarda Florenzi, invece, tra gli inquirenti vige ancora il più stretto riserbo. Dunque non è ancora chiara la natura delle presunte scommesse. Contattati dal Fatto, i legali e l’entourage del calciatore rossonero non hanno voluto rilasciare dichiarazioni, in attesa – appunto – dell’interrogatorio. Al momento, non ci sarebbero altri giocatori coinvolti.

L’indagine torinese sulle scommesse illegali, come noto, è arrivata a toccare il mondo del calcio in maniera abbastanza casuale. I pm piemontesi, infatti, indagavano su un gruppo di allibratori che, all’ombra della Mole, avevano creato piattaforme abusive ed erano parte di un sistema di riciclaggio che coinvolgeva anche la compravendita di Rolex e altri orologi preziosi. I nomi dei calciatori – il primo agli atti era stato quello di Fagioli – sono emersi attraverso l’analisi di alcune chat di Telegram e altre piattaforme dove gli atleti si erano iscritti e dove si poteva puntare in diretta su qualsiasi tipo di evento, sportivo e non. Interrogato dal procuratore Figc, Giuseppe Chinè, lo juventino Fagioli aveva raccontato di aver “iniziato a scommettere a Tirrenia nel ritiro della Nazionale Under 21”, nel 2021 e di aver cominciato a giocare “perché vedevo che lo facevano gli altri”. A Chinè, Fagioli ha anche riferito che “fu Tonali che mi suggerì di giocare sul sito illegale Icebet (…) Fu Tonali stesso a farmi registrare tramite un account al sito in questione”. Tonali, in sede di interrogatorio, ha però smentito di aver suggerito a Fagioli le modalità per le puntate illegali. “Le prime scommesse le feci su eventi di tennis e poi sul calcio”, si legge ancora nel verbale dell’interrogatorio di Fagioli, che negò di aver mai puntato sulle squadre dove militava (Juve e Cremonese) ma di aver giocato su “Torino-Milan del 30 ottobre 2022 (…) puntai sul pareggio o sulla vittoria del Milan. Persi perché finì 2 a 1 per il Torino” e su gare della Champions 2021-22, come Porto-Atletico e Real Madrid-Inter.

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