“Bros”, la fratellanza tossica e violenta nell’ultima opera di Castellucci
La partitura di luci e musiche è impeccabile, chirurgica, spietata; l’atmosfera è militare-mortale. L’ultima creazione di Castellucci su potere, terrore e obbedienza è perturbante e pittorica, ma anche a tesi
“Facevo ciò che ho appena detto, obbedendo ed eseguendo gli ordini che ricevevo”: è la banalità del male del signor Eichmann, che giustifica così i suoi crimini contro l’umanità. Sull’obbedienza cieca – addotta persino a scusante quando invece è l’anello di congiunzione tra un orrore e l’altro, non importa quanto inconsapevole e automatico – riflette […]
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