Siccità, il governo vara la task force

Palazzo Chigi vede i ministri: ok a commissario e decreto d’urgenza. In ballo 8 mld

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ASCOLTA – Cosa fare per superare la crisi idrica (Mercalli e Ambrosi)

ESPLORA – Terra senz’acqua: come aumenta il rischio di siccità in Italia

Si è tenuto ieri a Palazzo Chigi il primo tavolo interministeriale d’urgenza sulla crisi idrica, presieduto dalla presidente del Consiglio con i ministri Matteo Salvini, Francesco, Lollobrigida, Raffaele Fitto, Gilberto Pichetto Fratin, Roberto Calderoli, Nello Musumeci, il viceministro Vannia Gava, i sottosegretari Alfredo Mantovano e Alessandro Morelli. Il tavolo era stato annunciato dopo il Cdm dello scorso 23 febbraio, e come comunica Palazzo Chigi ha convenuto anzitutto di istituire una Cabina di regia tra tutti i ministeri interessati, volta a definire un piano idrico straordinario nazionale d’intesa con le Regioni e gli Enti territoriali per individuare le priorità di intervento e programmazione adeguata, e di individuare un Commissario straordinario con poteri esecutivi rispetto a quanto programmato dalla Cabina di regia. Il governo lavora inoltre “a un provvedimento normativo urgente che contenga le necessarie semplificazioni e deroghe e accelerando i lavori essenziali per fronteggiare la siccità” e punta ad avviare presto una campagna di sensibilizzazione sull’uso responsabile della risorsa idrica. Si punta a sbloccare i quasi 8 miliardi bloccati da qualche anno, che secondo il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida “non vengono spesi per ragioni burocratiche”. La situazione drammatica continua a essere denunciata su tutto il territorio: il deficit di precipitazioni è stato del 30%, e fino al 40% al Nord, e Anbi parla di rischi non solo per l’agricoltura ma per 3,5 milioni di persone. Plaudono le associazioni, da Confagricoltura a Uci.