Il doc di Loft

La storia, la guerra, la pace e Putin: 13mila km per raccontare il rebus Russia

31 Gennaio 2023

“Quando lo scorso luglio visitai Ekaterinburg, nella regione degli Urali, davanti alla ‘Cattedrale sul sangue’, la chiesa costruita sul luogo dove i bolscevichi assassinarono i Romanov, c’era una mostra fotografica sulle vittime russofone del Donbass, in particolare sugli orfani della guerra che lì va avanti dal 2014. Dopo l’assassinio dello Zar, ortodossi e monarchici sono stati dall’altro lato della barricata rispetto all’Armata rossa, creazione dei bolscevichi. Oggi la Chiesa ortodossa e le Forze armate russe, nonché i nostalgici del comunismo, sostengono l’Operazione Speciale, il modo ipocrita con cui Putin ha definito l’invasione dell’Ucraina.

La Russia è un Paese immenso quanto complicato, abitato da un popolo eccezionale come eccezionale è stato il sacrificio che ha compiuto durante la Seconda guerra mondiale. Un popolo europeo sebbene una parte abiti nella steppa, nella taiga o nel far-east asiatico. Un popolo di putiniani e anti-putiniani che l’Occidente ha preferito evitare di comprendere. E comprendere non significa approvare. La comprensione dell’altra parte è necessaria se si intende lavorare alla pace. Se al contrario quel che si vuole è la sconfitta dell’altro, allora si sceglie la propaganda. C’è propaganda in Russia. Si raccontano menzogne sull’andamento della guerra o sugli obiettivi raggiunti. Vi è propaganda in Occidente. Si raccontano menzogne su quel che accadde in Donbass, sull’efficacia delle sanzioni, sulla ricerca di una “pace giusta” da ottenere inviando armi. È un anno che si combatte in Ucraina, la Russia non è crollata, Putin non è morto e i missili non sono finiti.

Tutto questo era prevedibile. Sono andato in Russia per conoscere l’Altra Parte, la Russia profonda. Ho percorso 13.000 km da Belgorod, al confine ucraino fino a Vladivostok, sul Mar del Giappone. Mi sono allontanano dall’Europa, che poi è quello che sta facendo (o la stiamo costringendo a fare) la Russia. “La Russia è un rebus avvolto in un mistero che sta dentro a un enigma” disse Churchill. È vero e non è semplice risolvere l’enigma. È tuttavia necessario raccontare il “mistero” altrui anche per combattere la fobia dell’altro. La russofobia non serve a nulla d’altronde e può divenire deleteria nel bel mezzo di un’escalation militare.

“L’altra parte – Viaggio nella Russia profonda” è un doc in 5 puntate di Alessandro Di Battista con la collaborazione di Matteo Billi, Sahra Lahouasnia ed Emiliano Martino, produzione esecutiva Luca Motta, ideazione grafica di Pierpaolo Balani e Giulia Segoni, prodotto da Loft Produzioni. Da oggi disponibile su TvLoft (tvloft.it e app TvLoft).

Ti potrebbero interessare

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione