Valeria Fabrizi e la figlia Giorgia

In nome del Tata re Cetra

Il centenario di Giacobetti - Scriveva lettere sulla sua Roma ad Andreotti e Morricone, aveva pronto un lavoro teatrale con canzoni dialettali

23 Giugno 2022

“Al risveglio, con voce suadente, mi disse: non ho chiuso occhio, ti ho guardata tutta la notte. Stava chiedendo la mia mano”. Suona romantico, Valeria Fabrizi. Eravamo in tournée, dormimmo nella stessa stanza solo perché l’albergo non ne aveva altre libere. Letti separati. Tata si comportò da galantuomo. Io indossavo il pigiamone di flanella. Una […]

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