Marco Travaglio

Direttore del
Fatto Quotidiano

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Banalisi logica

13 Aprile 2022

Se la prima vittima della guerra è la verità, la seconda è la logica. Fortuna che Aristotele e Cartesio sono morti, sennò si beccherebbero la labirintite nell’apprendere le seguenti cose.

1. Putin vuole “denazificare l’Ucraina” con gli stessi mezzi – carrarmati e bombe – usati dai nazisti per nazificare l’Europa.

2. Noi “inviamo più armi per la pace” (più disarmo=più guerra).

3. “Non si tratta col nemico” (solo con l’amico: ma su cosa?).

4. “Putin è un macellaio”: lo dice Joe Biden, cioè il padrone della macelleria americana (che ha fatto molti più morti e guerre di lui e potrebbe assumerlo al massimo come garzone).

5. Clinton si vanta di aver allargato la Nato a Est “consapevole che i rapporti con la Russia potevano tornare conflittuali” perché “l’invasione dell’Ucraina dimostra che era necessario” (l’ho preso a calci in culo e lui mi ha spaccato la faccia, quindi avevo ragione a prenderlo a calci in culo).

6. La Nato è una “alleanza difensiva” (infatti ha aggredito mezzo mondo) e difende i “valori democratici” (infatti ha tra i soci Erdogan e ha appena fomentato un golpettino in Pakistan per cacciare il premier sgradito).

7. Zelensky intima all’Ue di “rinunciare al gas russo” (mentre lui continua a comprarlo e a incassare 1,4 miliardi l’anno da Putin per i diritti di transito).

8. L’Onu espelle Mosca dal Consiglio dei diritti umani presieduto dall’Arabia Saudita (nota culla dei diritti umani, apprezzata da Renzi, ma soprattutto da Khashoggi, dai 370mila morti e dai 20 milioni di affamati in Yemen).

9. Draghi ci ordina di scegliere “tra pace e condizionatori” (che però, in tempo di pace, erano sempre accesi).

10. Per non dipendere dal gas e dal petrolio dell’autocrate Putin, Draghi ci fa dipendere da quelli dell’autocrate algerino Tebboune (che reprime partiti e sindacati ed è partner militare di Mosca) e di altri regimi che hanno appena rifiutato di condannare la Russia: Qatar, Egitto (vedi alle voci Regeni e Zaki), Congo (vedi alla voce Attanasio), Angola, Mozambico.

11. Per La Stampa, “l’Anpi è troppo pacifista” (come la ragazza rimasta un po’ incinta).

12. Per Gramellini, l’Anpi riunisce non i Partigiani, ma “i Putiniani d’Italia”, perché cita l’articolo 11 della Costituzione e “arriva all’assurdo di ripudiare anche la guerra di Liberazione”. Al costituzionalista della mutua sfugge che la Carta ripudia la guerra salvo che sia difensiva: ma per difendere l’Italia o un suo alleato, dunque non l’Ucraina. Altrimenti, visto che in ogni guerra c’è sempre un paese che si difende, l’Italia non se ne perderebbe una. E arriverebbe all’assurdo di ripudiare la guerra e poi farla sempre. Ma Aristotele e Cartesio sono morti e Gramellini si sente benissimo.

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