Compagnia statale

Insulti e minacce di Mr. Ita, ma i sindacati restano muti

Il nostro scoop - Alfredo Altavilla ha parlato di licenziamenti indiscriminati. Ma a quanto pare va bene così

25 Novembre 2021

Il presidente di Ita, Alfredo Altavilla, parla di licenziamenti indiscriminati e insulta i più stretti collaboratori. Ma a quanto pare va bene così o comunque la cosa non desta troppa preoccupazione. Dopo che il Fatto ha dato conto dei contenuti dell’audio di una riunione del comitato direttivo dell’azienda, in cui il manager parla della volontà di licenziare al termine dei 4 mesi di prova la metà dei 1077 dipendenti provenienti dalla Alitalia, le bocche restano cucite o socchiuse. La Fit Cisl si schiera addirittura in difesa del manager. La Uilt non commenta, la Filt Cgil tace. Curioso, visto che tra i propositi di Altavilla ci sarebbe quello di ridurre la sindacalizzazione della forza lavoro.

Nessun commento dal ministero del Tesoro che possiede il 100% di Ita Airways, nata dalle ceneri di Alitalia, e ne designa i vertici. Il governo peraltro ha sinora negato al Parlamento l’accesso ai documenti in cui sono contenute le richieste della Commissione Ue sull’operazione Ita. I sindacati, come detto, sono molto “abbottonati” a eccezione dell’Usb. La Uilt sceglie il “no comment” mentre dalla Filt Cgil non giunge nessuna risposta. La Fit Cisl arriva a spendersi a favore di Altavilla: “A noi – replicano – non risulta che tratti male i lavoratori, anche perché non è lui che tratta direttamente con loro, ma il middle management”. Quello che invece ci risulta è che non siamo ancora riusciti a definire un contratto aziendale e quindi auspichiamo la riattivazione della trattativa interrotta a suo tempo”. L’estrema prudenza dei sindacati si spiega evidentemente con la volontà di non disturbare le trattative in corso con l’azienda.

Solo Usb e Cub si espongono. “Il presidente Altavilla è fuori controllo, non può restare un minuto di più. Siamo di fronte a un comportamento intollerabile”, scrive in una note l’Unione sindacati di base mentre la Confederazione unitaria di base chiede ad Altavilla di “Valutare le sue dimissioni con effetto immediato” rimarcando come l’intera vicenda palesi anche l’improvvisazione di chi ricopre incarichi assolutamente strategici per una società di servizi, che ha l’ambizione di “sfidare” un mercato altamente concorrenziale.

Dal fronte politico, il deputato di Liberi e Uguali, Stefano Fassina, annuncia una nuova interrogazione parlamentare: “Il presidente di Ita Airways è inadeguato a un grande vettore nazionale. Disapplica Ccnl e art. 2112 del codice civile ed elimina lavoratori iscritti a sindacati. Governo prenda atto”. Sempre da LeU, anche Nicola Fratoianni rimarca l’inadeguatezza del manager “dimostrata sinora dai fatti, dal disprezzo nei confronti dei lavoratori e delle loro famiglie e a cui si aggiunge un linguaggio del tutto fuori luogo”. Il senatore di Fratelli d’Italia, Massimo Ruspandini, responsabile nazionale Trasporti di Fratelli d’Italia, scrive in una nota: “Trovo preoccupanti e pericolose le parole del manager di Ita”.

Ti potrebbero interessare

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione