Gualtieri, chitarrista già idolo dei giornali
Comunque vada sarà un successo, almeno sui giornali. Il giorno dopo la vittoria di Gualtieri a Roma, la stampa nazionale spalanca un sorriso smagliante. L’Urbe si risparmia Michetti, e fin qui ci sono fondate ragioni di sollievo, ma il plauso quasi unanime al neo sindaco suona strano, soprattutto se si pensa a come furono accolti tanti predecessori. Nonostante in termini assoluti sia il vincitore meno votato della storia recente, è apoteosi collettiva per Gualtieri. Repubblica: “Gualtieri conquista la piazza dell’Ulivo. ‘Ho un assillo, la rinascita’”. Corriere della Sera: “Il trionfo del decisionista timido”. La Stampa gli dedica un’intervista con domande di questo spessore: “Sindaco, è più la fiducia o il realistico timore di un muro alto da scalare?” (spoiler: “La fiducia!”). Ma è soprattutto il Messaggero di Caltagirone che s’inchina al nuovo primo cittadino e guarda con rinnovato entusiasmo ai destini capitolini, chissà perché. Pure qui intervista di livello – (“In Campidoglio porterà la chitarra. Che musica suonerà?” “Magari i Maneskin”) – ma soprattutto editorialino di Mario Ajello, entusiastico già nella titolazione: “Studio e sobrietà, la lezione di Bruxelles per il Campidoglio”. Chi ben comincia…