“Ariaferma”: la prigione non è solo quella del carcere
L’opera di Di Costanzo, con Servillo e Orlando, meritava di concorrere alla Mostra di Venezia: è un gioiello
Bloccare l’aria dentro quattro pareti, frenare il respiro, sospendere il senso della vita. Il carcere può dare quest’effetto e addirittura peggiorarlo quando chi lo abita – detenuti e guardie – galleggia nell’attesa di sapere se, dove e quando avverrà un annunciato trasferimento. Quell’aria, allora, diviene tremendamente soffocante, inabitabile come l’edificio solitario e decadente nel cuore […]
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