Visoni hi-tech

Ho provato i Ray-Ban “smart”: utili ma non a prova di privacy, come vorrebbe Facebook

Le lenti connesse registrano video, scattano foto e permettono di parlare e ascoltare musica con qualità molto alta. Ma soprattutto di condividere tutto sui social, e di conseguenza con l'azienda di Mark Zuckerberg. Manca la realtà aumentata (Menlo Park non ha voluto strafare), ma soprattutto non è chiaro quale impatto potrebbe avere questo oggetto sulla vita di tutti i giorni, se avesse un uso su larga scala. Il garante della privacy ha chiesto lumi

13 Settembre 2021

È sabato, oggi pomeriggio verrà a piovere e decido di approfittare del sole del mattino per provare – previe lenti a contatto – questi RayBan creati da Luxottica e Facebook. Me li hanno mandati, come succede spesso (non facciamo i finti tonti!) ai giornalisti che scrivono di tecnologia, per provarli e recensirli. Dunque eccoci qui. […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione