Sullo scaffale

“Shuggie Bain”, povero cristo nella Scozia thatcheriana

Il romanzo di Stuart, vincitore del Booker Prize 2020, è ambientato nei terribili anni 80, tra licenziamenti, alcolismo, sussidi. E un amore di mamma

16 Febbraio 2021

La copertina di Shuggie Bain, uno scatto di Jez Coulson ambientato nei sobborghi di Glasgow, s’intitola Crucified in Easterhouse: il bimbo che vi appare, goffo ma pudico, piccolo ma ansioso di scavalcare il telaio di metallo che lo impastoia, è un’icona perfetta del protagonista eponimo del romanzo di Douglas Stuart, fresco vincitore del Booker Prize […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.