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Al ministero della Giustizia manca ancora il capo degli Ispettori

Il 7 settembre il Csm analizzerà una nuova proposta dal ministero della Giustizia, dopo la bocciatura della consigliera della Corte d’Appello di Messina Concetta Zappalà

3 Settembre 2020

Il ministero della Giustizia è ancora senza capo degli ispettori dopo le dimissioni forzate, a dicembre scorso, di Andrea Nocera, finito sotto inchiesta per corruzione a Napoli. Per l’ispettorato generale di via Arenula sembra non esserci pace: in uno degli ultimi plenum del Csm, prima della pausa estiva, è stato detto no al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che aveva chiesto la consigliera della Corte d’Appello di Messina Concetta Zappalà come ispettore generale. Il plenum di palazzo dei Marescialli ha rifiutato il fuori ruolo perché la giudice Zappalà che, come prevede la procedura, aveva chiesto al Consiglio di andare al ministero, fa parte della sezione lavoro della Corte d’Appello di Messina dove c’è una scopertura di organico di ben il 33%. Il Consiglio, in genere, non concede fuori ruolo di magistrati che appartengono a uffici che hanno una scopertura che supera il 20% e in questo caso ha rilevato che ci sarebbe stata l’impossibilità “della formazione dei collegi”.

L’attività dei consiglieri del Csm riprende il 7 settembre, quando dal ministero arriverà un’altra proposta, che sarà esaminata dalla commissione competente, la Terza, e, come sempre, avrà l’ultima parola il plenum.

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