Novara

Novara, donna massacrata in casa: fidanzato sotto torchio per ore

Femmincidio - Sara Pasquali, 45 anni, uccisa a calci e pugni. Interrogato il compagno, in passato già autore di violenze

11 Gennaio 2018

Tante, forse troppe ipotesi e una sola certezza al momento. Il cadavere di una donna trovato ieri nel suo appartamento. Sul corpo segni di violenza, ecchimosi che fanno pensare a un’aggressione. Il resto sono frenetici accertamenti da parte dei carabinieri di Novara. Sara Pasquali, 45 anni originaria del Biellese, viveva a Sozzago in provincia di Novara. E qui in via Case Nuove 1 è stata uccisa. Abitava con il compagno, Gabriele Lucherini, 46 anni. Tra loro il rapporto era conflittuale. In passato sono state diverse le aggressioni subìte dalla donna parte di Lucherini. Pugni, schiaffi, violenze di ogni tipo, senza motivo o ragione. E tutte le volte lei lo aveva riaccolto in casa. Anzi di più: in alcuni casi davanti alle domande delle forze dell’ordine lo aveva difeso. E poi mai una denuncia. Quelle sfuriate venivano sempre giustificate in qualche modo.

Quindi si arriva alla sera di martedì. I due, entrambi con problemi di alcol, litigano di nuovo. Si passa poi alla mattina di ieri. E qui il caso si complica ulteriormente. Secondo una prima versione, i vicini, allarmati dalle urla e dai tonfi sordi, avvertono i carabinieri. Quando i militari salgono in casa trovano Lucherini seduto. E’ calmo, non reagisce. Solo accompagna i militari nella stanza dove si trova il corpo ormai senza vita di Sara. Quindi l’uomo viene portato in caserma, dove viene sottoposto a un lungo interrogatorio. Attenzione a suo carico non scatta il fermo. L’uomo viene sentito come persona informata sui fatti. Non fa scena muta ma prova a spiegare. Lucherini così avrebbe raccontato di aver trovato la donna ieri mattina, dopo che martedì sera, a seguito di un litigio per contrasti di coppia, avrebbero dormito in due camere separate. Sempre stando al racconto dell’uomo, avrebbe chiamato i genitori che, giunti sul posto avrebbero allertato il 118 ma i sanitari una volta arrivati nell’appartamento non hanno potuto far altro che constatare il decesso della donna. Vi è dunque un sospetto ma non un indagato. Ciò che appare certo, invece, è l’aggressione subita da Sara Pasquali. Sul corpo sono state riscontrate diverse tumefazioni, ma non ferite provocate da qualche arma. “Allo stato – specifica una fonte investigativa – abbiamo un cadavere e molti accertamenti da fare. Parlare di femminicidio, dunque, è ancora prematuro”.

Oltre a Lucherini sono stati interrogati come persone informate sui fatti i vicini di casa e diversi altri testimoni. Certo l’ipotesi di un lite finita in tragedia (che allo stato resta una chiave di lettura) pare avvalorata dai precedenti accumulati negli anni dallo stesso Lucherini. Non ci sono, infatti, solo le violenze contro Sara che però ha sempre tentato una via per riallacciare il rapporto, ma anche quelle contro la madre di lui. Lucherini, a quanto racconta il sindaco di Sozzago, da tempo era seguito da servizi sociali. Insomma, la sua situazione di disagio era nota. Una circostanza che rende ancora più grave la vicenda. Lucherini, figlio di un consigliere comunale di Cerano, un paese non lontano da Sozzago, più volte si era reso protagonista di episodi di violenza. Episodi che lo avevano già portato a subire diverse condanne. Nel 2013 era stato arrestato su denuncia della madre, che non ne poteva più delle violenze del figlio. Era stato condannato a tre mesi, pena sospesa, per aver aggredito i carabinieri che lo stavano arrestando.

Nel luglio scorso, lo stesso Lucherini si è reso protagonista di un altro episodio di violenza. Dopo aver fatto un incidente con la sua auto, si è accanito contro la polizia municipale che voleva identificarlo. E per questo è scattato il fermo. Nel frattempo, fino alla tarda serata di ieri, la procura di Novara non aveva ancora proceduto al fermo di Lucherini che dunque allo stato resta un uomo libero. “Siamo in una fase ancora delicata – ha commentato la procuratrice Marilinda Mineccia – stiamo valutando con attenzione il contesto anche raccogliendo altre testimonianze”. A sciogliere definitivamente ogni dubbio sul come Sara Pasquali sia stata uccisa, sarà l’autopsia prevista nei prossimi giorni.

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