“Fake Art”, quel caro profumo di quadri

10 Luglio 2017

È come dire “un profumo di funghi” al posto dei porcini. Un’immagine delle Maldive su Google in luogo delle vacanze. Una telefonata su Skype a sostituire un abbraccio. Sono le videoproiezioni, le riproduzioni, le sostituzioni dei quadri, che ricordano le opere e le evocano ai visitatori di alcuni musei italiani. È la “Fake Art” se volete […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.