A cosa serve ancora la Gabanelli

12 Ottobre 2016

Milena Gabanelli ha annunciato che questa è la sua ultima stagione come conduttrice di Report. Dopo vent’anni è legittimo scegliere di cambiare quando si è all’apice del successo e la trasmissione dovrebbe continuare comunque, con altri conduttori e magari con un ruolo della stessa Gabanelli. È importante preservare l’esperienza di Report per ragioni che vanno oltre gli ottimi risultati di share che da sempre premiano la trasmissione.

Milena Gabanelli e la sua squadra hanno dimostrato in questi vent’anni che di economia, finanza e poteri forti si può e si deve parlare in tv, portando i grandi scandali di questo Paese ai numeri che soltanto la televisione può raggiungere. Tra gli autori televisivi dei programmi di approfondimento è radicata l’idea che soltanto un “certo tipo” di economia si possa rendere in televisione, le storie di lavoro (di solito di vertenze con operai urlanti) oppure quella consumer, di servizio: pensioni, conti correnti, tasse oppure, l’ultima moda, le insidie sanitarie nascoste nei prodotti che compriamo. Il tutto senza mai nominare i grandi marchi coinvolti, o facendolo con estrema cautela per non indisporre nessuno.

Report, invece, si è occupata di Eni (un grande tabù per tutti), di Monte Paschi varie volte, di derivati, di Rcs, di Confindustria, di energia, di piumini Moncler. E ha indicato al grande pubblico nomi e cognomi dei responsabili di disastri epocali cui i telegiornali spesso riservano le notizie in breve.

L’esistenza di Report serve (anche) a togliere alibi agli altri, a dimostrare che con molto lavoro e un budget limitato, ma con la giusta copertura legale, qualunque scandalo italiano può essere reso “televisivo”. E fare davvero male. Legittimo parlare di argomenti più innocui, ma è una scelta, non una limitazione imposta dal mezzo televisivo. La tv deve continuare a raccontare la finanza e il potere. Anche senza Gabanelli.

Ti potrebbero interessare

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione