Articoli di Vincenzo Bisbiglia e Angela Gennaro →
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- 16:24 - Unindustria, Rondinelli: "Il provincialismo non fa bene alla nostra economia"
Roma, 08 mag. - (Adnkronos) - "Il governo non sta tutelando il settore industriale italiano nella giusta direzione, perché non lo sta collocando in una logica di investimenti europei: bisogna tornare a una grande politica industriale a livello europeo che sia supportata da investimenti e politiche a sostegno delle piccole e medie imprese e della grande azienda italiana. Il tutto in un grande panorama di maggiore competitività interna e maggiore concorrenza a livello di mercato globale". Queste le parole Daniela Rondinelli, eurodeputato Pd, durante l’evento Fabbrica Europa: un incontro organizzato per discutere le proposte di Confindustria per le elezioni europee, con i Parlamentari europei nella circoscrizione Italia centrale, che si è tenuto a Roma nella sede di Unindustria, promotrice dell'evento.
"Il governo Meloni sta attuando misure che contengono l'industria troppo nei confini italiani, con un provincialismo che non fa bene per lo sviluppo della nostra economia e per le nostre aziende, che rappresentano un'eccellenza nel mondo". Per Rondinelli, "le aziende italiane si vogliono misurare con transizione ecologica e digitale, che vengono viste non solo come volano per lo sviluppo ma anche come fattore di competitività. È fondamentale riportare nell'agenda europea un piano per le industrie europee. Ma dobbiamo farlo superando i fattori di dumping che ancora mettono in concorrenza sleale le imprese nel mercato unico europeo", aggiunge Rondinelli, che entra nel merito: "Penso al costo del lavoro e alle diverse discipline fiscali: dobbiamo arrivare verso l'unione europea della fiscalità comune. Tutte le politiche industriali dovranno essere sostenute da un bilancio comunitario che non può essere più limitato all'1%. Abbiamo bisogno di ragionare su nuove risorse sui mercati finanziari, sul modello nel Next generation Eu, per finanziare davvero un bilancio continentale che possa sostenere la politica industriale europea".
- 16:22 - Unindustria, Corazza: "L'Europa rimetta l'industria al centro"
Roma, 8 mag. - (Adnkronos) - “Questo non è un voto normale, avviene in contesto eccezionale: dopo gli eventi del 7 ottobre e dopo oltre due anni dall’invasione russa, il mondo sta scivolando verso una fortissima instabilità internazionale. La classe dirigente europea deve spiegare che ti tipo di Europa vuole dopo le elezioni: penso che la prima cosa sia rafforzare la nostra autonomia strategica. Per fare questo serve una strategia di politica industriale: l'Europa rimetta l'industria al centro. Penso alle politiche sui microchip o all'innovazione: senza strategie è difficile perseguire gli obiettivi di sicurezza”. Lo spiega Carlo Corazza, direttore dell’ufficio in Italia del Parlamento europeo durante l’evento Fabbrica Europa: un incontro organizzato per discutere le proposte di Confindustria per le elezioni europee con i Parlamentari europei nella circoscrizione Italia centrale, che si è tenuto a Roma nella sede di Unindustria, promotrice dell'evento.
“Vediamo che Putin non è isolato: Blinken, durante la sua visita in Cina, ha detto chiaramente che senza il sostegno cinese oggi la Russia sarebbe molto più debole. Iran, Corea del Nord: sembra quasi che i regimi autoritari si stiano contrapponendo in maniera sempre più netta alle democrazie liberali”, prosegue Corazza. Che poi contestualizza: “Questa per l’Europa è un po' la fine dell’età dell'innocenza. Il mondo che conoscevamo non c'è più e l’Europa è in pericolo: questo significa che ci si deve attrezzare, senza panico e isterismi, per tutelare la sua difesa e sicurezza. La prima cosa da fare è andare votare, perché il voto è il messaggio più potente verso le dittature”, le parole di Corazza.
- 16:05 - Sanità: Pilo (M5S), 'accesso a cure deve essere diritto di tutti'
Roma, 8 mag. (Adnkronos) - “La salute dei cittadini è un diritto garantito dalla nostra Costituzione, eppure milioni di persone rinunciano a curarsi”. E' quanto afferma in una nota la candidata alle elezioni europee nella Circoscrizione Isole del Movimento 5 stelle, Cinzia Pilo.
“Cresce dell’8,5% - aggiunge - il ricorso alle cure intramoenia per chi ha disponibilità economica anche a causa delle lunghissime liste di attesa, ma in Sardegna e in Sicilia le famiglie che rinunciano a curarsi per mancanza di risorse superano il 5%, il Sud l’8%, il doppio della media nazionale”.
“La povertà assoluta - prosegue - che colpisce le famiglie nel Mezzogiorno del Paese coinvolge più di 2 milioni di persone. Servono misure urgenti di contrasto alla povertà e alle diseguaglianze che oggi impediscono l’accesso alle cure. L’impatto sanitario, sociale e economico è senza precedenti, una situazione inaccettabile. La salute è un bisogno primario. Di questo parleremo nel convegno che si terrà a Cagliari il 17 maggio, perché le cure non siano un privilegio per ricchi ma un diritto garantito a tutte e tutti”, conclude.
- 16:03 - Corruzione: Nevi (Fi), 'decidere se essere garantisti sempre o a corrente alternata'
Roma, 8 mag. (Adnkronos) - Su quello che sta accadendo in Liguria, “dobbiamo decidere se siamo garantisti sempre o a corrente alternata. Conte non è stato così solerte in altre occasioni che vedevano coinvolti personaggi più vicini al Movimento". Così Raffaele Nevi, portavoce di Forza Italia e vicepresidente dei deputati azzurri, intervenendo a Tagadà.
"Oggettivamente -ha proseguito Nevi- quanto sta emergendo non è bello, ma bisogna dimostrare che c'è stato un do ut des. Se c’è stato, il reato c’è e chi lo ha commesso deve pagare. L'esperienza, però, ci dimostra che a volte non è così. Al telefono si possono dire tante cose, magari esagerando, senza però commettere alcun reato. Tra quanto emerge dalle intercettazioni e i fatti veri ci possono essere differenze, ed è poi compito dell’autorità giudiziaria stabilire se c'è stato effettivamente un reato. Desta qualche perplessità la tempistica dell’inchiesta che ha colpito il governatore della Liguria, ma non entro nel merito di un provvedimento tecnico, che avrà le sue motivazioni. Quello che è incredibile è che qui ci si professa garantisti e poi si chiede che i ladri vengono espulsi prima che diventino ladri", ha concluso Nevi.
- 15:41 - Droga: domani a P.Chigi conferenza stampa Mantovano e Tajani su piano anti-Fentanyl
Roma, 8 mag. (Adnkronos) - Domani alle ore 13, presso la Sala stampa di Palazzo Chigi, si terrà una conferenza stampa sull'aggiornamento delle attività previste dal Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici. Partecipano il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
- 15:39 - Riforme: Boccia a Gasparri, 'proprio per rispetto a Repubblica manifestiamo 2 giugno'
Roma, 8 mag. (Adnkronos) - “Dico a Gasparri che non siamo certo noi i teppisti istituzionali ma piuttosto coloro che non avendo scritto la nostra Costituzione pensano oggi di stravolgerla. Noi manifesteremo il 2 giugno, con grande rispetto delle iniziative e della festa che si svolgeranno quel giorno, proprio per ricordare le radici della nostra Costituzione che ci ricorda che la nostra è una repubblica parlamentare”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia replica al senatore Maurizio Gasparri.
- 15:38 - Pace, un Manifesto oltre l'appartenenza politica: Alemanno e Rizzo contro guerra ed euro-casta
Roma, 8 mag. (Adnkronos) - Un Manifesto per la sovranità e i diritti dei popoli come strumento per fermare la guerra. Questa mattina l'illustrazione del progetto alla presenza dei cinque intellettuali ideatori del Manifesto, lo storico Franco Cardini, l’analista Stefano Orsi, il biologo Enzo Pennetta, l'atropologa Valentina Ferranti e il filosofo Andrea Zhok tutti d'accordo nel ribadire il no alla guerra lanciando un appello al mondo politico e culturale. Presenti a sostegno, due schieramenti politici che dagli antipodi "puntano a temi che vanno oltre l'appartenenza politica": Indipendenza di Gianni Alemanno e Massimo Arlecchino, Segretario e del presidente del Movimento con Marco Rizzo e Francesco Toscano di Democrazia Sovrana e Popolare.
“Oggi uomini di cultura e uomini politici provenienti dalle più diverse estrazioni ideologiche lanciano un appello per la pace e un atto di accusa all’Europa prigioniera un’euro-casta e immobile di fronte alle guerre - ha detto Alemanno - I leader politici italiani, invece di litigare sull’ultimo arresto di giornata, dovrebbero confrontarsi su come far assumere al nostro Paese un ruolo decisivo per ottenere un cessate il fuoco in queste ore drammatiche in Palestina e su come rispondere positivamente al segnale lanciato da Putin sulla disponibilità al dialogo con l’Occidente. Di fronte ai drammi del nostro tempo bisogna saper costruire fronti trasversali e una nuova visione politica per costringere le istituzioni italiane ad un intervento decisivo per la Pace", ha affermato Gianni Alemanno chiamando a raccolta "Santoro, Di Battista, i leader studenteschi" che ha invitato ad "uscire dalle proprie scatole chiuse".
"Noi - ha proseguito - chiediamo che il Governo italiano costringa gli altri leader europei a fermare Netanyahu utilizzando lo strumento delle sanzioni e dell’embargo sulle forniture di armi e a premere sul presidente americano Biden per fare una proposta di cessate il fuoco anche in Ucraina. Ma per mettere in moto questi meccanismi bisogna che ogni forza politica e sociale contraria alla guerra, da destra a sinistra, dagli studenti che occupano le università fino agli imprenditori in crisi per la recessione indotta dalle guerre, esca dalla propria nicchia ideologica per creare un grande movimento popolare per la Pace”.
“Dobbiamo smascherare chi ragiona come qualcuno nel 1914 e 1939 - è intervenuto Cardini, tra i professori firmatari - Il diluvio universale assomiglia molto più a ciò che ci aspetta. Noi siamo sull’orlo di una realtà irreversibile. Senza giustizia e senza ragione non c’è pace. Bisogna cominciare ad armarsi di buona volontà per fermare chi si sta armando di ordigni nucleari”. “L’idea di trattare per fermare la guerra e’ ritenuto inammissibile. Ci dice qualcosa questo rifiuto di trattare. Trattare significa riconoscere dignità all’avversario e quindi un diritto ad esistere come identità. L’occidente e’ prigioniero di una visione del mondo. Questo manifesto mira ad uscire da una visione unipolare, che e’ una patologia della politica, o sarà impossibile trovare la soluzione al problema”, afferma Enzo Pennetta, annunciando l’inizio di “una nuova teoria politica” che abbandoni “il modello anglosassone darwiniano.
"Mi avete convinto, su questo sforzo importante fatto da questi 5 uomini e donne per dare una traiettoria al tema della pace - interviene in conclusione Rizzo - Questo manifesto contro la guerra esplicita la necessità di una vera politica di pace, che non può certo essere un motivo solo per costruire una banale lista elettorale, bensì una politica di costruzione di uno schieramento per il mondo multipolare, contro l’imperialismo e per il cambio di sistema". "Io non so - chiosa - se qualche gruppo dirigente Usa possa pensare di vincere in first strike, ma se avvenisse l’Europa non ci sarebbe più, saremmo tutti morti. Credo che la lotta per la pace sia una dinamica primaria di sopravvivenza". "Noi vogliamo una Italia libera e indipendente, fuori dal contesto europeo, fuori dal contesto della Nato, per poi commerciare con gli Stati Uniti, con i paesi dell’Europa, ma anche con il Brasile e l’India il Sudafrica … per fare questo bisogna convergere sul tema pace - guerra. E’ una cosa fondamentale".
Secondo Francesco Toscano, presidente di Democrazia Sovrana Popolare "la giornata di oggi significa riflessione unitaria e proposta politica. Iniziative come questa contro la guerra - ha detto - stabiliscono un primato che coinvolgono i temi economi e sociali. Un vero e proprio tavolo su cui costruire progettualità politica e sovranità vera per il nostro Paese". Al termine della conferenza, che ha visto anche la partecipazione della diplomatica Elena Basile, è stata avviata una raccolta di firme "per dare voce a tutti coloro che non condividono i contenuti e le modalità con cui si sta sviluppando questa campagna elettorale europea".