Anthony Joshua batte Jake Paul e gli rompe la mascella nel match-spettacolo. L’inglese ora vuole Tyson Fury: “Lasciamo parlare i pugni”
Finisce con una doppia frattura alla mascella il sogno di Jake Paul di battere Anthony Joshua. All’inglese – tra i pugili migliori al mondo nonostante gli ultimi anni negativi – sono serviti sei round per mandare KO lo youtuber-influencer nell’esibizione di Miami della categoria dei pesi massimi. L’incontro, organizzato e trasmesso da Netflix, è stato accompagnato da fortissime polemiche nei giorni precedenti. Il pugile britannico non era stato leggero con le dichiarazioni, ma molti hanno giustamente sottolineato come in tutta la faccenda lo sport fosse diventato secondario. In un’atmosfera quasi farsesca, spicca anche la dichiarazione dell’arbitro ripresa dai microfoni sul ring e scoppiata in mondovisione. A margine del quarto round il direttore della contesa Christopher Young ha affermato infatti che “i fan non hanno pagato per vedere questo schifo“.
E così, con Paul ormai stremato, Joshua è salito in cattedra e ha messo due volte al tappeto lo statunitense nel quinto round. All’inizio del sesto ha chiuso velocemente la contesa, con un montante destro e una serie di colpi alla testa. Paul era anche riuscito a rialzarsi, ma è stato mandato definitivamente al tappeto con un ulteriore destro alla testa. Paul è stato contato fuori da Young a 1.31 davanti alle 19.600 persone (composte ovviamente anche da una fiumana di vip).
Terminato l’incontro, c’è anche spazio per gli incoraggiamenti. Joshua afferma ai microfoni che “ci è voluto un po’ più del previsto. Jake Paul ha fatto davvero bene stasera. Gli faccio i miei complimenti. Si è rialzato più e più volte. Rendo omaggio a lui per averci provato e riprovato. Stasera ha affrontato un vero combattente“. Il pugile inglese mancava nei ring dal settembre 2024, data in cui aveva perso per KO contro Daniel Dubois. E ora punta probabilmente alla riconquista del titolo dei pesi massimi detenuto dall’Ucraino Usyk. Ma non è stato quest’ultimo a essere chiamato in causa da Joshua, bensì Tyson Fury (ritiratosi nel 2024 dopo diverse sconfitte col campione attuale), con cui a lungo si discute di un incontro. “Non è stata la mia miglior prestazione” – ha concluso Joshua – Se Tyson Fury fa sul serio, vediamoci sul ring e lasciamo parlare i pugni“. Intanto, Jake Paul dopo l’incontro ha pubblicato sui suoi profili social una radiografia dove mostrava la sua mascella rotta in due punti, ringraziato e rassicurando i suoi numerosissimi fan e lanciando l’ennesima “sfida”. Si legge infatti “Grazie. Sto bene. Datemi Canelo in 10 giorni”.