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Torino, maxi-perquisizione al centro sociale Askatasuna. Il sindaco: “Violati i divieti, stop all’accordo col Comune”

L'operazione, in corso dall'alba, è stata disposta nell'ambito dell'indagine sugli assalti a Leonardo e alla sede della Stampa. Il sindacato di Polizia: "Pronti allo sgombero"
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La Digos di Torino e i reparti operativi della Polizia, dei Carabinieri e della Guardia di finanza hanno avviato all’alba una perquisizione nella sede del centro sociale Askatasuna, uno stabile in corso Regina Margherita occupato dal 1996. Setacciate anche le abitazioni di alcuni militanti del centro e membri dei collettivi studenteschi. L’operazione, a quanto si apprende, è stata disposta nell’ambito dell’indagine sugli assalti alla sede di Leonardo, alle Officine grandi riparazioni (un famoso centro culturale torinese) e alla redazione del quotidiano La Stampa, avvenuti durante manifestazioni pro-Palestina nelle scorse settimane e mesi. Il centro sociale è oggetto dalla primavera 2025 di un patto di collaborazione tra il Comune e un comitato di garanzia, che prevede la gestione, da parte degli attivisti, del solo piano terra dello stabile, mentre gli altri erano stati dichiarati inagibili. All’arrivo, però, la Digos ha riferito di aver trovato sei persone tra il quinto e il sesto piano. Così il sindaco Stefano Lo Russo, con un comunicato dal linguaggio burocratico, ha dichiarato ufficialmente stracciato l’accordo: “La Prefettura di Torino ha comunicato alla Città l’accertamento della violazione delle prescrizioni relative all’interdizione all’accesso ai locali di corso Regina Margherita 47. Tale situazione configura un mancato rispetto delle condizioni del patto di collaborazione che pertanto è cessato, come comunicato ai proponenti”.

Di fronte al centro sociale si sono radunate una trentina di persone in solidarietà, tenute a distanza dalle forze dell’ordine che cinturano l’edificio con numerosi uomini. Il tratto di strada interessato è stato chiuso e la viabilità è stata deviata. Sui social i militanti parlano di “ingente dispiegamento di mezzi di polizia, camionette e idranti: ancora non è chiara l’entità dell’operazione, chi può ci raggiunga”, scrivono, sottolineando che “non si esclude un possibile sgombero“. Che questo possa essere l’esito dell’operazione lo conferma una nota del sindacato di polizia Coisp: “Quanto sta accadendo in queste ore ad Askatasuna a Torino non è una semplice perquisizione: lo Stato ha deciso di passare all’azione in modo deciso e concreto”, afferma il segretario Domenico Pianese. “A seguito dell’indegno assalto alla redazione de La Stampa e delle gravi violenze che hanno caratterizzato alcune delle manifestazioni degli ultimi mesi, ieri sono stati inviati in rinforzo a Torino oltre trecento poliziotti dei reparti mobili per sostenere l’azione delle forze dell’ordine sul posto. Non si tratta solo di una perquisizione dei locali e delle abitazioni: le autorità competenti sono pronte ad attuare lo sgombero dello stabile occupato, se necessario, per ristabilire legalità e ordine in una situazione che ha superato ogni limite tollerabile”, aggiunge.

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