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Milano-Cortina 2026, Malagò sulla tregua olimpica: “Buone premesse, siamo soddisfatti. Anche la Russia ha votato a favore”

Il presidente della Fondazione ha dichiarato: "Sarebbe un segnale fortissimo che durante le competizioni nel nostro Paese si potesse rispettare questo momento di pace"
Milano-Cortina 2026, Malagò sulla tregua olimpica: “Buone premesse, siamo soddisfatti. Anche la Russia ha votato a favore”
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“Non voglio dire che ci ha molto sorpresi, però sicuramente siamo usciti clamorosamente soddisfatti perché erano 165 i Paesi presenti – tra cui la Russia – e hanno tutti accettato la risoluzione”. Lo ha detto a Rtl 102.5 il presidente della Fondazione Milano-Cortina, Giovanni Malagò, a proposito della tregua olimpica in vista dei giochi invernali in Italia, tema sottolineato anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante l’accensione del braciere olimpico.

“Siamo andati due settimane fa al Palazzo delle Nazioni Unite come delegazione del Comitato Olimpico Internazionale con la Presidente Kirsty Coventry, un’ex atleta molto importante, bi-medagliata olimpica”, ha spiegato Malagò che ha poi proseguito: “Abbiamo portato avanti quello che è un elemento cardine del nostro mondo, la nostra carta statutaria, che poi è la carta olimpica, su cui partendo da quello che è la tradizione 780 a.C. dall’antica Grecia, da una settimana prima della cerimonia inaugurale a una settimana dopo la chiusura delle Paralimpiadi, quindi un lasso di tempo complessivamente di quasi due mesi, si devono fermare qualsiasi attività legate a conflitti bellici e la Russia ha votato a favore”.

Non c’è ancora una decisione definitiva sulla tregua olimpica, ma dopo i voti, Malagò ha dichiarato che “oggi ci sono delle premesse per cui questo magari avvenga”. Il presidente della Fondazione Milano-Cortina ha proseguito: “Io non posso sbilanciarmi, certo è che se non ci fosse stato neanche il voto a favore, direi che la speranza già sarebbe stata molto più affievolita. Poi c’è tutta la dinamica sul fatto che gli atleti vengono comunque in forma individuale anche senza l’inno alla bandiera. Sarebbe un segnale fortissimo che durante le competizioni olimpiche nel nostro paese si potesse rispettare questo momento di pace e di tregua, che magari si parte così e si va avanti così”.

Poi Malagò ha però precisato: “Però questo non fa parte del mio mestiere di dirigente sportivo, ma fa parte di chi si occupa di politica”. Il presidente della Fondazione Milano-Cortina 2026 ha infine parlato anche del discorso legato ai biglietti: “Come al solito c’è un pizzico di verità ma c’è tanta disinformazione e poi c’è qualcuno che si diverte probabilmente a raccontare la favola solo da un punto di vista. C’è una quantità molto importante di biglietti, quasi il 50% che è sotto i 40 euro di tutte le manifestazioni, qualche una addirittura sotto i 20 euro”, ha concluso facendo riferimento sia ai giochi olimpici (dove i prezzi salgono notevolmente) e paralimpici.

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