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Consegnano la bara a casa dei parenti, ma è il morto sbagliato: ad accorgersene è stato il prete

Lo scambio è avvenuto a Biancavilla, nel Catanese. L'Asp nega responsabilità: "Disguidi non attribuibili all'ospedale"
Consegnano la bara a casa dei parenti, ma è il morto sbagliato: ad accorgersene è stato il prete
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Sono morti entrambi alla stessa ora e si trovavano accanto nella sala mortuaria. E così le salme di due anziani sono state scambiate al momento della prima consegna. Il caso è avvenuto martedì 2 dicembre all’ospedale Maria Santissima Addolarata di Biancavilla, vicino Catania. Le pompe funebri hanno ricevuto dal nosocomio il nullaosta per avviare le loro procedure e riportare a casa della famiglia uno dei due corpi. L’altro cadavere, di un uomo celibe e senza parenti che potessero accorgersi dello scambio, è rimasto in ospedale dove è stato raggiunto da Don Agrippino Salerno. Recatosi lì per la benedizione, il parroco della Chiesa Madre del paese si è accorto subito dello scambio in quanto gestore della casa di riposo in cui l’anziano era stato a lungo ricoverato.

Il curato ha puntualizzato al Tgr Sicilia: “Uno era alto un metro e novanta centimetri, l’altro un metro e sessantacinque, la persona che conoscevo aveva 90 anni e l’altra 75”. Intanto l’ospedale si è detto disponibile a chiarire il disguido e ha disposto una radiografia per identificare incontestabilmente i due cadaveri. Ma rifiuta ogni addebito di responsabilità. Dalle parole della Asp Catania si precisa che la riconsegna è avvenuta “nel pieno rispetto delle procedure previste e delle normative vigenti” – sottolineando che – “sono stati scrupolosamente applicati tutti i protocolli e documentata ogni fase. Eventuali disguidi o problematiche emerse successivamente alla riconsegna non possono essere attribuiti all’ospedale che ribadisce di non avere alcuna responsabilità”. L’azienda di onoranze funebri, ricontattata, ha proceduto a scambiare i vestiti delle due salme.

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