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Inter: confronto tra dirigenza, squadra e tecnico negli spogliatoi. Chivu: “Ho detto quello che c’era da dire”

I nerazzurri hanno subito la rete del 2-1 contro l'Atletico Madrid all'ultimo minuto: "Il 'bello' e il 'bene' non bastano, serve fare di più"
Inter: confronto tra dirigenza, squadra e tecnico negli spogliatoi. Chivu: “Ho detto quello che c’era da dire”
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“Ho fumato tre sigarette e ho detto alla squadra quello che dovevo dire. Brucia molto”. Così Cristian Chivu ai microfoni di Prime Video a proposito del confronto avuto con squadra e dirigenza dopo la sconfitta dell’Inter per 2-1 contro l’Atletico Madrid nel finale per il colpo di testa di Gimenez, quando ormai la partita sembrava indirizzata verso un pareggio.

Ma è una squadra – l’Inter – che non sa pareggiare. O vince dando spettacolo (a eccezione di Verona) o perde. Ed è quello che è sempre accaduto nei big match di quest’anno tranne che contro la Roma. I nerazzurri giocano, a volte dominano il campo, ma sprecano e vengono puniti alla prima occasione utile. “Il ‘bello’ e il ‘bene’ non bastano. Bisogna aggiungere qualcosina. Abbiamo avuto una reazione rabbiosa dopo la partita di domenica, abbiamo subito gol al primo errore”, ha spiegato poi in conferenza stampa l’allenatore nerazzurro.

“Nel secondo tempo abbiamo iniziato come dovevamo fare dall’inizio. Poi ci siamo abbassati ed è mancata qualche energia, siamo stati costretti a fare dei cambi cercando di dare qualcosa in più. Qualche ripartenza l’abbiamo gestita male”, ha proseguito Cristian Chivu, rammaricato per non aver portato il punto a casa. L’Inter non ha mai pareggiato nel corso di questa stagione.

Un dato che può sembrare casuale, ma che sottolinea come questa squadra non sia ancora in grado di soffrire e gestire anche un punto. Non ha mezze misure: o vince e convince o perde. E nei big match – dove il livello tecnico ed emotivo si alza e le partite si giocano sui dettagli – spesso perde. “Non siamo stati in grado di cercare di vincerla quando abbiamo avuto la possibilità e poi di difendere il risultato”, ha poi concluso l’allenatore nerazzurro.

La stagione non è ovviamente da buttare, perché siamo ancora a novembre e l’Inter è a tre punti dalla Roma capolista in campionato e a tre punti dall’Arsenal capolista in Champions League, ancora tra le prime otto che accedono poi direttamente agli ottavi. Ma le prossime partite saranno determinanti: A dicembre infatti i nerazzurri avranno il Liverpool, più altre sfide in campionato di importanza vitale e la Supercoppa Italiana, con la semifinale contro il Bologna.

“Noi forse dopo il derby avevamo poche energie. Io non posso rimproverare nulla, ma è ovvio che tutti potevano fare di più, anche i nuovi entrati. Riguarderemo la gara e faremo un’analisi per imparare dai nostri errori”, ha concluso l’allenatore nerazzurro.

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