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Il “modello Caivano” non ripaga Fdi: nella cittadina napoletana il partito è solo 5° alle regionali (e assente alle comunali)

Nel Comune alle porte di Napoli il partito di Giorgia Meloni si ferma al 10,89%. Eletto sindaco Antonio Angelino: nella scheda elettorale delle comunali non c'era il simbolo di Fdi
Il “modello Caivano” non ripaga Fdi: nella cittadina napoletana il partito è solo 5° alle regionali (e assente alle comunali)
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È stato trasformato da Giorgia Meloni in una sorta di laboratorio per le politiche da esportare nelle altre periferie italiane. Ma nonostante questo Caivano, Comune alle porte di Napoli di poco più di 36mila abitanti, non ripaga il partito della presidente del Consiglio alle elezioni. In una tornata che ha visto i cittadini di Caivano impegnati sia per l’elezione del nuovo presidente e del consiglio regionale che per la scelta del nuovo sindaco, Fratelli d’Italia è solo quinta lista alle Regionali e “non classificata” alle Comunali. In quest’ultimo caso infatti il partito di Meloni ha scelto di non presentare una propria lista.

Divenuto prima simbolo del degrado – per le violenze sessuali di branco contro due bambine e per le piazze di spaccio del Parco Verde – e poi emblema della possibile rinascita con il cosiddetto “Modello Caivano” con annessi decreti governativi, il Comune del Napoletano ha partecipato al voto con un’affluenza molto superiore a quella della media regionale: il 63,9% degli elettori si è recato alle urne contro il 44,1 dell’intera Campania. Alle Regionali è il Movimento 5 stelle il partito che ottiene il maggior numero di voti, pari al 19,2%. Segue Forza Italia con il 12% e la lista riferimento dell’ex governatore Vincenzo De Luca “A testa alta“, che ha ottenuto l’11,1% delle preferenze. Subito dopo il Partito democratico con il 10,95% e solo quinta la lista di Fdi 10,89%.

Nuovo sindaco di Caivano è stato eletto, invece, Antonio Angelino, candidato sostenuto da Azione e quattro liste civiche. Sarà lui a guidare il Comune dopo lo scioglimento e oltre due anni di commissariamento per infiltrazioni della camorra. Angelino ha ottenuto il 78,33% dei voti, battendo il candidato del centrosinistra (Pd, Movimento 5 Stelle e Avs) Giovanni Vitale, fermo all’11,4%, e Rosaria Peluso, sostenuta da Forza Italia e Dimensione Bandecchi, che ha raccolto il 10,27% dei voti. A questa competizione elettorale il partito di Meloni non ha preso parte con il proprio simbolo: scelta che ha suscitato diverse polemiche nel centrodestra locale. A ufficializzare la decisione, a fine ottobre, era stata la coordinatrice cittadina di Fdi, Giovanna Palmiero, che aveva parlato di una “scelta sofferta ma necessaria“, maturata “dopo un’attenta valutazione del quadro politico locale e delle condizioni ambientali che caratterizzano questa tornata elettorale”.

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