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“E che è? Un’interrogazione?”: l’inglese di Cobolli, le risate e lo spumante di Berrettini. La conferenza dell’Italia campione in Coppa Davis è stata surreale | Video

Il tennista romano aveva difficoltà a parlare dopo la tanta euforia e i festeggiamenti a base di alcol negli spogliatoi
“E che è? Un’interrogazione?”: l’inglese di Cobolli, le risate e lo spumante di Berrettini. La conferenza dell’Italia campione in Coppa Davis è stata surreale | Video
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Sarà per l’euforia di un trionfo storico, sarà perché già negli spogliatoi cominciava a circolare alcol (la conferma è arrivata anche da Berrettini), ma la conferenza stampa dell’Italia vittoriosa in Coppa Davis è stata esilarante. Nel senso buono del termine. Momenti simpatici, che hanno divertito l’intera sala stampa, anche chi non ha ottenuto una risposta alla propria domanda. Perché sì, la difficoltà principale dei tennisti presenti – in particolare di Flavio Cobolli – era proprio quella di riuscire a parlare.

E i momenti sono stati differenti. Il primo è arrivato quando Flavio Cobolli ha ricevuto una domanda in inglese da un giornalista. Una domanda chiara: “Dove hai trovato le energie per ribaltare la partita?”. Poi la traduzione precisa e puntuale dell’interprete in sala stampa e poi silenzio. Cobolli ha già le prime difficoltà, Vavassori – consapevole che il momento possa diventare epico – lo riprende con il suo smartphone. Cobolli non riesce proprio a parlare, qualcuno gli dice: “Eh dai Flaviè, abbiamo da fare”.

Il tennista torna serio e comincia a rispondere in inglese:I think…“. Ma niente, Sonego – accanto a lui – scoppia di nuovo a ridere e da dietro si sente “non ce la fa”. E poi ancora: domanda in italiano, Cobolli si blocca e non risponde. “Oh, allora?”, dice qualcuno. E lui: “Eh, non mi ricordo la domanda”. Ancora risate in sala stampa e Berrettini a fare da mediatore. “Ti ha chiesto se ti sei accorto dell’importanza della partita. Insomma, sei diventato famoso Flaviè“, ribatte Berrettini.

A quel punto il tennista romano replica: “Ho cercato…”, “di parlare”, interrompe ancora Berrettini. Poi ce la fa: una risposta seria per circa venti secondi, prima di tornare a ridere. Tra i momenti più divertenti c’è invece quando a Cobolli viene chiesto se “ha gusto di andare a scoprire cose di tennis” e se quella Coppa Davis lì è andata a cercarsela su Youtube. Cobolli entusiasta risponde: “Ho visto la serie”, riferendosi con molta probabilità a Una Squadra, serie che racconta la vittoria in Coppa Davis del 1976. E la giornalista ribatte: “Ecco, la serie. Parlamene”.

E Cobolli replica: “No, ma come parlamene. Ma che è? Un’interrogazione“. E ancora risate, con Berrettini che ribatte: “Non l’ha vista, sta dicendo questo”. Anche Vavassori e Bolelli non sembrano però passarsela meglio. Mentre Vavassori risponde a una domanda, dichiara: “Bole è il mio partner”, ma Bolelli risponde: “Eh ora padre, ok che sono più vecchio”, con Vavassori a rispondere: “Ma ho detto partner”.

A chiudere tutto – e forse a dare un senso e un significato al perché sia stata una Coppa Davis così esilarante – c’è Matteo Berrettini, che seduto accanto a Filippo Volandri – mentre il capitano continua a rispondere a una domanda – prende una bottiglia di spumante e continua a bere. Lo stesso Berrettini che al “sei pronto per il 2026?“, ha risposto: “Tutto pronto, ora bevo due bocce di vino e vado direttamente in Australia per gli Australian Open”.

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