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Elezioni regionali, affluenza in calo: alle 19 in Campania ha votato il 25,8%, in Puglia il 23,7% e il 29,3% in Veneto

I dati dei votanti. In Veneto si registra un calo di oltre 6 punti percentuali rispetto al 2020. Si vota anche lunedì dalle ore 7 alle 15, poi via allo spoglio
Elezioni regionali, affluenza in calo: alle 19 in Campania ha votato il 25,8%, in Puglia il 23,7% e il 29,3% in Veneto
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Anche alle 19 si conferma il calo dell’affluenza diffuso in tutte le tre Regioni chiamate ad eleggere i nuovi presidenti e i consiglieri regionali. In Campania si è recato alle urne il 25,87% degli aventi diritto, -0,6% rispetto al 2020 quando alla stessa ora aveva votato il 26,5%. In Puglia i dati dell’affluenza alle 19 si fermano all’23,77%, percentuale in calo di 3,8 punti rispetto al 27,6% di cinque anni fa. Leggermente superiore il dato del Veneto, dove ha votato il 29,32% degli aventi diritto, segnando però un calo dell’affluenza superiore rispetto alle altre due Regioni -6,24%: nel 2020 infatti alle 19 si era già recato alle urne il 35,56%.

Si vota anche lunedì fino alle 15

Si vota anche lunedì dalle ore 7 alle 15, poi via allo spoglio. Si conosceranno così i nomi dei tre nuovi governatori di Veneto, Campania e Puglia. L’unico dato certo è che si chiude l’era di Luca Zaia, Vincenzo De Luca e Michele Emiliano alla guida delle rispettive Regioni. Se il Veneto arriva da 15 anni a guida centrodestra con Zaia, il centrosinistra punta alla riconferma nelle due elezioni regionali in programma al Sud. Quest’anno, nel duello a distanza tra le coalizioni, si parte dal 2-1 per la maggioranza di governo, vincente in Calabria e nelle Marche con gli uscenti Roberto Occhiuto (Fi) e Francesco Acquaroli (Fdi). Mentre il campo progressista è tornato al successo in Toscana con la riconferma del dem Eugenio Giani.

Veneto

In Veneto Alberto Stefani, 33enne vicesegretario e deputato della Lega, punta a essere il successore di Zaia a Palazzo Balbi e il governatore più giovane d’Italia. Il “Doge”, presidente uscente, che nel 2020 era stato riconfermato con il 77% delle preferenze, sarà capolista della Lega in tutte le Province venete, per provare a dare la spinta al Carroccio nel derby tutto interno alla destra con i meloniani di Fratelli d’Italia. Sono sette le liste che sostengono il campo progressista guidato da Giovanni Manildo, ex sindaco Pd di Treviso. Gli altri tre candidati sono Marco Rizzo (Democrazia Sovrana Popolare), Fabio Bui per la lista “Popolari per il Veneto” e Riccardo Szumski per “Resistere Veneto”.

Campania

In Campania si vota, invece, per il post Vincenzo De Luca, per dieci anni alla guida della Regione. Il centrosinistra sostiene Roberto Fico, ex presidente della Camera del M5s. Per il centrodestra, invece, è in corsa Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri e deputato di Fratelli d’Italia. Alla poltrona più alta di Palazzo Santa Lucia ambiscono anche Stefano Bandecchi, sindaco di Terni, con ‘Dimensione Bandecchi”, Giuliano Granato, portavoce di Potere al Popolo, Carlo Arnese per “Forza del Popolo” e Nicola Campanile, candidato della lista “Per – per le persone e la comunità”.

Puglia

La terza sfida alle urne è in Puglia, dove Antonio Decaro, europarlamentare del Pd ed ex sindaco di Bari, guida la coalizione del centrosinistra e punta a subentrare al governatore uscente dem Michele Emiliano (presidente della Regione dal giugno del 2015). Per il centrodestra, invece, il nome scelto è quello dell’imprenditore barese, Luigi Lobuono, civico di Forza Italia ed ex presidente della Fiera del Levante. In corsa ci sono anche altre due candidati: Ada Donno con “Puglia Pacifista e Popolare” e Sabino Mangano, ex consigliere comunale M5s di Bari, con la lista “Alleanza Civica per la Puglia”.

Le comunali

Contemporaneamente alle Regionali si tiene anche il turno elettorale straordinario nei comuni sciolti: Monteforte Irpino (Avellino), Caivano (Napoli), Acquaro e Capistrano (Vibo Valentia).

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