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“Stefano scendi!”: lo scambia per l’amante della moglie e lo aggredisce con un martello

La brutta disavventura raccontata da un manager milanese di 46 anni che si era fermato a Frosinone per salutare alcuni familiari. Quando ha parcheggiato e ha fatto per scendere dall'auto si è ritrovato bersaglio delle martellate
“Stefano scendi!”: lo scambia per l’amante della moglie e lo aggredisce con un martello
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Stefano, scendi, scendi. Daniela dov’è, in macchina con te?”. Le frasi, poi i vetri della sua auto in frantumi, la paura e la confusione. La vittima, di nome Claudio, Stefano e Daniela non ha idea di chi siano. E venerdì scorso, a Frosinone, ha rischiato qualcosa di ben più grave di un danno materiale. La notizia è stata raccontata dal Messaggero.

L’uomo, un manager di un’azienda bolognese originario di Milano, era fermo in un parcheggio del comune laziale quando è stato aggredito da un impiegato di 48 anni. Il motivo? Uno scambio di persona, la convinzione di aver trovato l’amante (presunto) della moglie. L’aggressore ha colpito ripetutamente il finestrino della BMW X3 con un martello da carpentiere. Delle schegge del finestrino hanno ferito Claudio all’occhio sinistro. “Questo mi ammazza” ha detto di aver pensato. Il manager parla di un “incubo”. La storia si è conclusa con l’auto fuori uso, una prognosi di 15 giorni ed una denuncia per lesioni personali nei confronti dello sconosciuto aggressore.

Questo il fatto: il manager, diretto in Calabria, si era fermato a Frosinone per salutare dei parenti. Verso le 22 parcheggia sotto casa, sta per aprire la portiera e sente un uomo urlare “Stefano, scendi, scendi”. L’uomo sembra fuori di sé e non c’è tempo per chiarire l’equivoco. Con un martello da carpentiere di 60 centimetri colpisce tre volte il finestrino dell’auto: “Al primo colpo il vetro ha resistito, al secondo è andato in frantumi, ma quell’uomo ha sferrato un terzo colpo che mi ha mancato per un soffio” dice il dirigente d’azienda, che comunque viene investito dai frammenti di vetro.

Sul posto sono poi arrivati la polizia ed un’ambulanza, chiamate dalla vittima, e diversi inquilini attirati dal trambusto. Lo scambio di persona sarebbe stato causato da una corporatura simile (la vittima è molto alta), il modello dell’auto e dalla zona.

Proseguono le indagini per capire verso chi fosse rivolta realmente questa violenza e se adottare o meno misure cautelari visto il comportamento dell’uomo.

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