
Uomini armati hanno prelevato il mezzo, poi ritrovato, svuotato delle copie di Metropolis, Roma e Il Sannio Quotidiano: è stato usato per tentare un colpo a un bancomat
Oggi tre quotidiani campani non sono in edicola a causa di rapina. Nella notte quattro uomini armati e incappucciati, a bordo di una Bmw, hanno intercettato nei pressi di Nola il furgone proveniente dalla tipografia di Caserta, hanno fatto scendere l’autista e sono andati via con il carico delle migliaia di copie di Metropolis, Roma e Il Sannio quotidiano, poco prima del loro arrivo nel centro di distribuzione Di Canto spa. Il veicolo è stato poi ritrovato dai carabinieri non distante, a Casalnuovo. Vuoto.
Qualche ora dopo, il mezzo, un Fiat Ducato di proprietà della società di distribuzione, è stato utilizzato per provare a rubare un bancomat a San Gennaro Vesuviano. L’allarme della banca li ha fatti scappare. I malviventi, subito dopo la rapina, avevano staccato un gps dal cruscotto, ignari dell’esistenza di un secondo dispositivo con il quale i distributori hanno provato a tracciare e seguire il mezzo rubato, o almeno recuperare i giornali, senza riuscirci.
Ecco quindi svelato il movente di un gesto criminale tanto rischioso quanto improduttivo, con un dispiegamento di uomini e di mezzi simile a quelli degli assalti ai portavalori. Trafugare le copie cartacee di un giornale, dal valore economico uguale a zero, non impedisce il diffondersi delle notizie pubblicate, disponibili sui loro siti web e attraverso le copie in formato pdf. Che il Roma ha deciso di diffondere gratuitamente sul proprio sito.
La rapina era apparsa come una intimidazione alla libertà di stampa e di informazione. E come tale era stata percepita dalle vittime e dalle rappresentanze di categoria. “È l’ennesimo segnale che fare informazione in questo territorio è sempre più difficile, e che mandare ogni giorno i giornali in edicola è diventato un vero e proprio impegno di resistenza civile. Ai colleghi e alle maestranze dei quotidiani coinvolti la solidarietà e la vicinanza di Federazione nazionale della stampa italiana e del Sindacato unitario giornalisti della Campania”, si legge in una nota.
“Si tratta di un episodio inquietante sul quale chiediamo indagini approfondite. Tutto fa pensare a un avvertimento di stampo camorristico. Sta di fatto che è stato certamente creato un danno a tutti i giornali coinvolti e a coloro che sono impegnati nella filiera”, conclude la nota del Sugc e della Fnsi. Solidarietà per “l’attacco alla libertà di stampa” da parte del presidente del consiglio dell’ordine dei giornalisti campani, Ottavio Lucarelli, e da parte dei sindaci di Torre Annunziata e Castellammare di Stabia, Corrado Coccurullo e Luigi Vicinanza. Quest’ultimo è un giornalista, ex direttore de L’Espresso, ed aggiunge: “Castellammare, tra le sue specificità, ha quella di essere una città non capoluogo di provincia sede di un quotidiano: un orgoglio per la nostra comunità”. Stamane Metropolis apriva la prima pagina con una notizia sulle estorsioni compiute dal clan D’Alessandro.