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“Uomini infami, destini infami”: gli ultras del Napoli contro Spalletti. Il tatuaggio e le frasi che vengono rinfacciate al nuovo tecnico della Juve

Il tatuaggio, la cittadinanza onoraria e quel "qui la mia ultima esperienza": perché la sua ex tifoseria non ha accettato la decisione di firmare con i bianconeri. Ma anche Conte è una bandiera del club torinese
“Uomini infami, destini infami”: gli ultras del Napoli contro Spalletti. Il tatuaggio e le frasi che vengono rinfacciate al nuovo tecnico della Juve
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“Uomini forti, destini forti”. Così Luciano Spalletti aveva conquistato i tifosi del Napoli durante la sua esperienza in Campania, culminata con il terzo scudetto a distanza di 33 anni dall’ultimo. Adesso però gli ultras partenopei – riprendendo e storpiando quella famosa frase – lo hanno attaccato dopo l’ufficialità del suo passaggio alla Juventus: “Uomini infami, destini infami”. Questo lo striscione a firma Anima Azzurra – gruppo ultras del Napoli – apparso sul ponte della Sanità, una delle zone più popolari del capoluogo campano.

E ancora: “Infame perché sei falso, infame perché sei traditore. Infame perché neanche tu hai capito tutto il nostro amore“. Frasi che non hanno bisogno di molte spiegazioni: la frangia ultras del Napoli non ha accettato la decisione dell’ex commissario tecnico della nazionale italiana. Un paradosso, se pensiamo che Antonio Conte – attuale allenatore del Napoli – è una bandiera della Juventus (da calciatore e da allenatore) e il direttore sportivo Giovanni Manna ha un tatuaggio sul braccio che rimanda ai “Drughi”, storico gruppo ultras della Juventus.

Il tatuaggio, le frasi dette e la cittadinanza onoraria

Gli ultras partenopei non hanno perdonato Spalletti per più motivi. In primis, il famoso tatuaggio di cui si parla da diverso tempo e riportato alla memoria di tanti in questi giorni sui social. Spalletti ha infatti deciso di incidere sulla sua pelle lo scudetto con il Napoli del 2022/23: un tricolore con il tre azzurro (a simboleggiare il terzo scudetto) e il logo del Napoli. Una scelta che aveva ulteriormente legato l’allenatore ai tifosi napoletani.

E poi alcune frasi dette durante e subito dopo la sua esperienza sulla panchina del Napoli: “I tifosi della Juve sono della maggioranza del Sud. Ma c’è un Sud che non tiferà mai Juventus. Per questo Sud, essere napoletani e tifare per il Napoli è l’unica cosa che conta“. Oltre a quelle dette a marzo, a Che Tempo che fa da Fabio Fazio: “Napoli ultima esperienza in un club? Napoli me la sono voluta tenere per ultima, per alcune dinamiche precise. Certo che non avrei mai potuto allenare un’altra squadra in Italia. Quando uno è stato in quel contesto lì, ha vissuto partite da allenatore e ha indossato la maglia di Maradona, diventa difficile tornare da avversario“. Senza dimenticare la cittadinanza onoraria a Napoli, conferitagli nel 2023. Tutta una serie di gesti e dichiarazioni che oggi gli ultras partenopei – con uno striscione breve, ma chiaro – gli hanno fatto pesare.

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