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Ultimo aggiornamento: 19:38 del 30 Ottobre

Separazione delle carriere, la destra esulta nel segno di Berlusconi: “Se la riforma ridurrà i tempi dei processi? Domanda nociva”

Il sit-in di Forza Italia fa flop. E sulla durata dei processi, Gasparri ammette: “Ci sono altre cose che vanno fatte, lo sappiamo”
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Il centrodestra celebra l’approvazione in quarta lettura del disegno di legge costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati. “Giornata storica”, “mantenuta promessa agli elettori”, “vinceremo il referendum”, dicono i senatori fuori da Palazzo Madama, subito dopo il voto in Aula. Poi, in Piazza Navona, va in scena un sit-in, in verità assai poco partecipato, di militanti e parlamentari di Forza Italia raccolti attorno alla gigantografia di Silvio Berlusconi, cui la riforma è dedicata. Proviamo a chiedere come inciderà il provvedimento sulla principale criticità della giustizia italiana, ovvero, la lunghezza dei processi. “Domanada nociva”, la definisce il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto. Le risposte degli altri parlamentari sono le più disparate, ma nessuno riesce ad ammettere che questa riforma non inciderà in alcun modo sulla durata dei procedimenti.

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