Calcio

“Aiuta la rigenerazione cellulare e la riparazione dei tessuti”: che cos’è la terapia a luce rossa usata da Erling Haaland

Il bomber norvegese del Manchester City ha svelato la sua giornata tipo lontano dal campo pubblicando un video su YouTube

“La gente vede sempre le partite, i gol, le celebrazioni, ma non le ore che servono per essere pronti a tutto questo. Questo video mostra la routine, il cibo, i piccoli dettagli che contano”. Così Erling Haaland ha spiegato il primo video lanciato sul suo nuovo canale YouTube (@erling), in cui il bomber norvegese del Manchester City ha svelato la sua giornata tipo lontano dal campo da calcio e dai riflettori. Momenti di vita quotidiana, che però nella mente del campione sono quasi tutti finalizzati a migliorare le sue prestazioni. Haaland fa una passeggiata all’alba, fa colazione con caffè, latte e sciroppo d’acero, va a fare la spesa in fattoria per acquistare cibo genuino, cucina sa dolo o con la moglie Isabel. E poi c’è la cura del corpo, gestita insieme all’italiano Mario Pafundi. Stretching, bagni ghiacciati e terapia a infrarossi. E proprio quest’ultimo è un dettaglio inedito, che ha catalizzato l’attenzione di appassionati ed esperti.

Haaland si sottopone alla ‘Red Light Therapy‘, la terapia a luce rossa. Si tratta diun trattamento non invasivo, chiamato anche fotobiomodulazione, che utilizza specifiche lunghezze d’onda della luce rossa e del vicino infrarosso per tentare di stimolare la funzione cellulare e promuovere la produzione di Atp (adenosina trifosfato), la molecola energetica che aiuta la rigenerazione cellulare e la riparazione dei tessuti. Lo spiega, parlando con l’Adnkronos, Andrea Bernetti, medico fisiatra e segretario generale della Simfer (Società italiana di medicina fisica e riabilitativa). La terapia a luce rossa può avere effetti positivi come “l’aumento della produzione di collagene, l’incremento della circolazione sanguigna e la riduzione dell’infiammazione“.

“Da sempre – prosegue lo specialista, professore di Medicina fisica e riabilitativa dell’università del Salento – nel campo della riabilitazione molti trattamenti sfruttano la terapia fisica strumentale all’interno di un programma riabilitativo completo. Solo per citarne alcuni, usati anche in campo sportivo, ricordiamo: le onde d’urto focali, l’ultrasuonoterapia, le varie forme di laser-terapia e di elettroterapia, che possono essere utilizzate per trattare condizioni molto comuni nello sport come ad esempio tendinopatie, lesioni muscolari, traumi distorsivi e non solo”. Bernetti però avverte. “È bene ricordare come siano terapie a tutti gli effetti e, come tali, debbano essere prescritte da un medico dopo adeguata diagnosi, anche perché presentano potenziali controindicazioni al loro impiego”.