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Scontri prima di Pisa-Verona, stop di tre mesi alle trasferte per entrambe le tifoserie

I gruppi ultras erano venuti a contatto sabato, prima del match di campionato giocato alle ore 15: lunedì sono stati arrestati cinque veronesi
Scontri prima di Pisa-Verona, stop di tre mesi alle trasferte per entrambe le tifoserie
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I tifosi del Pisa e del Verona non potranno seguire le rispettive squadre in trasferta per i prossimi tre mesi. Questa la decisione, come riporta La Nazione, presa direttamente dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, dopo anche il confronto e la relazione dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. Il provvedimento arriva dopo gli scontri tra ultras pisani e veronesi a Pisa, prima della gara con l’Hellas Verona. La misura entrerà in vigore già dal 24 ottobre, per la trasferta del Pisa a San Siro per la gara contro il Milan.

Il tutto è accaduto prima della sfida giocata sabato 18 ottobre, alle ore 15:00, a Pisa. Nonostante le misure straordinarie di sicurezza per la partita, un gruppo di circa 200 tifosi veronesi è entrato in contatto con la tifoseria locale lungo via Piave, vicino allo stadio. Botte, petardi e bombe carta hanno caratterizzato lo scontro, sedato in pochi minuti dall’arrivo delle forze dell’ordine che sono state costrette ad utilizzare lacrimogeni per disperdere le tifoserie. Sul posto sono successivamente giunte alcune ambulanze per soccorrere i feriti e i contusi. I veronesi sono stati radunati in una piazzetta e poi identificati dalla polizia. Nella zona diverse auto parcheggiate sono state danneggiate.

Nella mattinata di lunedì la Polizia di Pisa ha poi effettuato l’arresto “differito” di cinque tifosi dell’Hellas Verona, individuati tra i più attivi durante gli scontri dagli investigatori della Digos, che hanno utilizzato anche le immagini video a disposizione. I tifosi arrestati si sono resi responsabili, a vario titolo, dei reati di rissa, nonché di possesso, utilizzo e lancio di fumogeni, mazze, bastoni, oggetti contundenti e atti ad offendere. Quattro sono residenti nella provincia di Verona e sono stati sottoposti subito agli arresti domiciliari, mentre un altro tifoso residente in Trentino è stato processato per direttissima.

Subito dopo l’episodio, gli operatori della Digos hanno sequestrato tutto il materiale rinvenuto sul luogo dei fatti, come passamontagna, un coltello e un taglierino, guanti, sfollagente telescopici, pezzi di cinghie, fibbie, fumogeni, mazze, tubi geberit e aste, a testimoniare la violenza degli scontri e le intenzioni dei due gruppi ultras.

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