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Diffamazione contro David Parenzo su social, Chef Rubio a processo. Il giornalista in aula: “Dopo il 7 ottobre escalation”

Nel post, oltre alla definizione di suprematista e anti-arabo, vengo 'accusato', per il solo fatto di essere ebreo, di aver sostenuto il terrorismo ebraico e di scrivere fake news", ha detto Parenzo davanti ai giudici
Diffamazione contro David Parenzo su social, Chef Rubio a processo. Il giornalista in aula: “Dopo il 7 ottobre escalation”
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Sono anni che tra i due non corre buon sangue, tra affermazioni e risposte al vetriolo. Ma il confronto tra Che Rubio e Davide Parenzo è finito in Tribunale. Gabriele Rubini, noto al pubblico come Chef Rubio, è stato rinviato a giudizio per diffamazione. Il procedimento vede come parte civile il giornalista per un tweet che Rubini aveva pubblicato dopo la strage del 7 ottobre del 2023 in Israele.

Nei confronti dell’imputato è contestato il reato di diffamazione con le aggravanti dell’attribuzione di un fatto determinato, dell’offesa recata col mezzo di un social network di ampia diffusione e della finalità di discriminazione o odio razziale e religioso. Nel post pubblicato sui social il 12 ottobre in cui, secondo quanto si legge nel capo di imputazione, “offendeva la reputazione di Parenzo scrivendo, nel rivolgersi al medesimo in risposta ad un suo post sul conflitto israelo-palestinese: ‘Il miracolato #Parenzo suprematista odiatore antimusulmano, antiarabo e antisemita (i palestinesi sono semiti, lui e i sionisti no), continua a diffondere menzogne per disumanizzare i palestinesi e giustificare il genocidio. Noi confermiamo che sostieni il terrorismo ebraico…'”.

Nel post Rubini allegava un articolo che era stato pubblicato da Parenzo e in cui il giornalista faceva riferimento a bambini decapitati durante l’attacco di Hamas. Nell’udienza di martedì 21 ottobre davanti alla X sezione collegiale è stato ascoltato come testimone Parenzo. “Il post di Rubini mi fu segnalato. Lui già aveva fatto il mio nome anche in altri post, ma dopo il 7 ottobre c’è stata una escalation e a un certo punto ho smesso di ‘seguirlo’ sui social. Nel post, oltre alla definizione di suprematista e anti-arabo, vengo ‘accusato’, per il solo fatto di essere ebreo, di aver sostenuto il terrorismo ebraico e di scrivere fake news”, ha detto davanti ai giudici.

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