Edilizia Milano, chiusa un’altra inchiesta: sette indagati. Costruttori, architetti e funzionari del Comune rischiano il processo
Prosegue l’attività della procura di Milano che sta tirando le fila delle inchieste sull’urbanistica della città in cui si ipotizzano abusi edilizi. Altri sette fra costruttori, architetti e funzionari del Comune di Milano rischiano il processo. Gli inquirenti – dopo l a chiusura dell’indagine sulle Residenze Lac con 36 indagati – ha notificato un avviso di conclusioni indagini preliminari per il progetto di via Serlio 7, un edificio a torre composto da due corpi di 5 e 16 piani, sorto in zona Brenta-Corso Lodi al posto di un vecchio garage.
Gli indagati – costruttori, direttore lavori, progettisti, funzionari di Palazzo Marino dello Sportello unico edilizia e responsabili del procedimento – sono accusati dai pm Paolo Filippini e Mauro Clerici a vario titolo di falso nel procedimento amministrativo e lottizzazione abusiva per aver permesso la realizzazione dell’edificio in assenza di un piano attuativo per valutare e impostare i nuovi servizi pubblici e d’interesse generale da realizzare sull’area in vista del nuovo carico urbanistico.
Tra le imputazioni non c’è questa volta l’utilizzo della Scia per ristrutturazione perché ‘SerlioSette’ sarebbe stato autorizzato con un permesso di costruire convenzionato la cui convenzione, tuttavia, non sarebbe mai passata dal vaglio della giunta o del consiglio comunale di Milano ma siglata direttamente davanti a un notaio. Come in altre decine di casi simili i pm contestano anche i valori delle monetizzazioni degli standard, ritenuti troppo inferiori a quelli di mercato delle aree a Milano e quindi con un possibile danno erariale che potrebbe essere vagliato anche dalla Corte dei Conti.
Dalla notifica del provvedimento gli indagati hanno 20 giorni di tempo per chiedere di essere sentiti o depositare memorie con i propri legali prima che la Procura chieda un nuovo processo per l’urbanistica. Si tratterebbe del quinto processo al via dopo che sono in corso in questi mesi i dibattimenti per la ‘Torre Milano’ di via Stresa e il palazzo di via Fauché. Sono attese entro dicembre le prime udienze del processo per le Park Tower di Bluestone in via Crescenzago 105 e per il Bosconavigli di Stefano Boeri dopo che i costruttori hanno ottenuto un rinvio lo scorso 26 settembre per una trattativa che sarebbe in corso con il Comune di Milano rispetto agli oneri di urbanizzazione e le opere da realizzare. Nell’ultimo mese, inoltre, la Procura diretta da Marcello Viola ha notificato altri 2 avvisi di conclusioni indagini che preludono a richieste di rinvio a giudizio o citazioni dirette a giudizio.
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