Il Pd di oggi è il migliore possibile. Con chi se non con loro, Chiara?
di Blackbird
Cara Chiara, non ci sto. Dici che saremmo troppo schiacciati sul Pd e che la nostra spinta si è esaurita.
Ora, se una critica andava mossa al Movimento sarebbe stato giusto farlo ai tempi del governo Draghi. L’unica vera colpa di questo movimento politico è stata farlo nascere e aver appoggiato tutte le disgraziate scelte di quell’esecutivo. Giuseppe Conte ha preso le distanze da quell’esperienza e ha costruito un percorso coerente con il nostro passato e le nostre battaglie, non si è svenduto all’altare dell’atlantismo e degli interessi della finanza, motivo per il quale sui media viene trattato come un pericolo pubblico e insieme un idiota.
Ma il Pd di oggi è la cosa più sensata che quel partito sia mai stata. Se non con loro, con chi vogliamo costruire un futuro per questo Paese, stante la legge elettorale attualmente in vigore e considerando che nemmeno al massimo del consenso il Movimento ha mai raggiunto quel 50%+1 che gli consentirebbe di governare da solo?
Usare poi i risultati alle elezioni regionali per dire che il nuovo corso non paga è veramente un colpo basso che starebbe bene se detto da un Cerasa qualsiasi ma non dalla vicepresidente del Movimento. I risultati alle elezioni locali non ci hanno mai premiati ma oggi governiamo una regione, la Sardegna e in prospettiva la Campania, con quel Fico, che personalmente non avrei mai scelto, viste le sue posizioni all’epoca del governo Draghi e lo facciamo solo grazie ai voti del Pd.
Quel Pd che guarda alla Schlein come a un estraneo, nell’attesa del ritorno di uno di quei finti leader buoni a non cambiare nulla e tornare a parlare a caso di europeismo, riforme del lavoro e privatizzazioni.
Il fronte progressista che attualmente sta prendendo forma in Italia è semplicemente da difendere perché l’alternativa non è il ritorno al 2018 ma continuare per altri anni con questa destra, continuare a parlare di aumento delle spese militari, diminuzioni dei salari e delle pensioni, abbandono della transizione ecologica ed energetica, favori alla grande finanza e smantellamento dello Stato sociale.
Se si vuole questo scenario attacchiamoci tra di noi e continuiamo a criticare la segreteria Pd che non c’entra nulla con i vari Renzi, Letta, Gentiloni altrimenti con umiltà si parli solo dei nostri progetti che sono tanti e rischierebbero davvero di trasformare questo Paese, come è successo per due anni con i governi Conte.