Mattarella: “L’attentato a Ranucci è allarmante, serve forte reazione”. A Castel d’Azzano “follia inimmaginabile”
L’attentato al giornalista Sigfrido Ranucci è “allarmante“, proprio per questo serve una “reazione forte“. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, incontrando lunedì a Bruxelles i presidenti della Camera e del Senato belgi, Peter de Roover e Vincent Blondel. Durante la sua visita il Capo dello Stato li ha ringraziati per il riferimento alla bomba che giovedì sera ha distrutto l’auto del giornalista e quella della figlia di fronte alla loro abitazione a Pomezia: “Questo accomuna tutti coloro che hanno la democrazia a cuore. Il giornalismo e la libertà di stampa, il giornalismo di inchiesta, qualunque forma di giornalismo – ha aggiunto Mattarella – è un presidio ineliminabile della nostra vita democratica. E quindi quanto avviene è allarmante, non è la prima volta che avviene, in tanti Paesi del mondo, ma è allarmante, e richiede una forte reazione, come sta avvenendo”.
Mattarella ha ricordato anche che le autorità devono sempre essere “molto vigili” per contrastare la criminalità organizzata, che è in grado di modernizzare rapidamente gli “strumenti criminali” di cui si avvale per i suoi affari. È importante, ha detto rivolto a de Roover, “anche il riferimento fatto al nostro comune impegno contro la criminalità organizzata”. In Italia “abbiamo purtroppo un’esperienza piuttosto ampia al riguardo, che ha visto un avanzamento normativo di strumenti di indagine e di contrasto molto, molto efficaci, e anche dei successi di grande importanza nel nostro Paese”. “Le sofferenze che la criminalità ha provocato nel nostro Paese – ha continuato – ci hanno insegnato che occorre sempre essere molto vigili, perché” i mafiosi “hanno un’attitudine ad aggiornare gli strumenti criminali che richiede una maggiore attitudine ad aggiornare gli strumenti di contrasto”, ha concluso.
Il presidente della Repubblica è anche tornato sull’esplosione del 14 ottobre scorso a Castel d’Azzano, nel Veronese, costata la vita a tre carabinieri: un episodio frutto di una “follia inimmaginabile“, ha sottolineato Mattarella. “Vorrei ringraziare – ha detto – il presidente del Senato per la solidarietà per l’assassinio dei tre carabinieri nei giorni scorsi in Italia. Sono andato ai funerali dei tre carabinieri, non soltanto per essere vicino ai familiari e all’Arma dei carabinieri, ma per sottolineare quanto sia stato totalmente un episodio di follia inimmaginabile”, ha concluso.
Il Capo dello Stato ha ricordato anche il grande legame tra Italia e Belgio: “Non posso tacere di una sensazione che tutti avvertiamo giungendo a Bruxelles, sentendoci a casa in quanto capitale d’Europa”. “L’arrivo e la presenza qui di tanti italiani in Belgio – ha aggiunto – avvenuti con più stagioni di afflusso, è un legame particolarmente intenso. Molti cittadini belgi hanno origini italiane e molti italiani vivono comunque in Belgio. Adesso vi sono italiani che giungono attratti dal livello di avanzamento scientifico del Belgio, quindi sono ricercatori, sono giovani studenti, sono studiosi, sono imprenditori”, ha concluso. La comunità italiana è una delle più numerose comunità straniere del Belgio”, ha spiegato il presidente della Repubblica.
Mattarella ha anche ringraziato i presidenti del Senato e della Camera belgi “per l’accoglienza così calorosa in questo momento impegnativo che è quello del bilancio che, in ogni Paese, è un momento travagliato”. Il Capo dello Stato ha ricordato che l’approvazione della manovra è “un appuntamento annuale che comporta sempre un grande confronto, di grandi sensibilità, di tante esigenze”. “Però – ha concluso – le nostre democrazie riescono poi sempre a trovare il punto di approdo“.