Le decisione prese dal Consiglio federale della Fip in seguito alla tragica sassaiola dopo la partita di basket di serie A2 tra la squadra di casa e l’Estra Pistoia in cui è morto l'autista Marianella

La RSR Sebastiani Rieti giocherà le sue partite casalinghe a porte chiuse, senza tifosi, fino al termine delle indagini. Inoltre, verrà osservato un minuto di silenzio e il lutto per tutte le gare di questa settimana, in ogni campionato. Sono le due principali decisioni prese oggi pomeriggio dal consiglio straordinario della Federbasket, convocato d’urgenza dal presidente Fip, Gianni Petrucci, dopo il tragico assalto dei tifosi reatini al pullman di tifosi pistoiesi che ha provocato la morte dell’autista, Raffaele Marianella. Un’autentica sassaiola di pietre e mattoni lungo la superstrada Rieti-Terni, al momento ancora senza una reale spiegazione, avvenuta dopo la partita di basket di serie A2 tra la squadra di casa e l’Estra Pistoia.
L’Ufficio della Procura federale ha aperto un fascicolo di indagine chiedendo al Tribunale federale che, fino al termine delle indagini stesse, assuma in via d’urgenza il provvedimento cautelare di far disputare le gare casalinghe della RSR Sebastiani Rieti a porte chiuse. I tempi del provvedimento non sono dunque definibili, ma si legano anche all’acquisizione da parte della giustizia sportiva dei risultati delle indagini giudiziarie.
Il Consiglio Federale ha poi annullato lo scrimmage in programma mercoledì tra la nazionale, riunita da oggi in stage a Roma, e la Sebastiani Rieti. “Basta il gesto di uno per inquinare il lavoro di tutti”, ha affermato il ct Luca Banchi, “ma non possiamo dare ad altri la possibilità di appropriarsi del nostro lavoro. Potevamo annullare il raduno, ma abbiamo deciso di tenerlo comunque nel rispetto del lutto, ma anche del lavoro fatto dagli Azzurri”.
Nell’esprimere nuovamente le proprie condoglianze alla famiglia Marianella, il presidente Petrucci ha disposto appunto il lutto e il minuti di silenzio su tutti i campi, ma ha anche voluto ribadire che coloro che hanno assaltato il pullman “di sicuro non sono tifosi, sono delinquenti. Dobbiamo tutelare la pallacanestro e dobbiamo difendere il tifoso per bene, quello che porta la famiglia alle partite”. Ha partecipato alla riunione il presidente del Coni, Luciano Buonfiglio, il quale ha chiesto “che sia dato un forte segnale e che le logiche delinquenziali non entrino non solo nel basket, ma nell’intero sport. Sono al vostro fianco per tutte le iniziative che prenderete insieme al ministro dello sport e i giovani Andrea Abodi e al ministro degli Interni Matteo Piantedosi”.