Manovra, tutte le misure approvate dal governo: mini taglio Irpef e calcolo Isee rivisto. Banche: il contributo resta volontario, ma l’Irap aumenta di due punti
Mini taglio sull’Irpef, esclusione della prima casa dal calcolo dell’Isee entro un limite di valore catastale, interventi sui salari, nuovi fondi per accontentare le imprese e uno stanziamento aggiuntivo di 1,6 miliardi di euro per la famiglia. È la premier Giorgia Meloni a illustrare i punti principali della manovra, appena approvata in consiglio dei ministri, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Seduti a fianco a lei i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini – reduci dallo scontro sul contributo delle banche, per cui la maggioranza è riuscita a trovare una quadra solo grazie a un vertice notturno in extremis – e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
Come spesso accade in occasione dei punti stampa della presidente del consiglio, di tempo per le domande ce n’è stato poco: all’inizio della conferenza stampa, Meloni ha avvertito i presenti: “Non abbiamo moltissimo tempo, dobbiamo andare a un funerale”. Poi ha elencato i punti principali di una legge di bilancio che definisce “una manovra seria che si concentra sulle stesse grandi priorità delle precedenti: famiglia e natalità, riduzione delle tasse, sostegno alle imprese e sanità”. “Va letta nel solco delle precedenti”, continua la presidente, ricordando che la legge di bilancio vale 18,7 miliardi di euro. “È più leggera delle precedenti” – ha ammesso, tanto che lo stesso Mef si aspetta che non abbia alcun impatto positivo sulla crescita -, ma su questo pesa anche la situazione complessa”.
La premier ha confermato il mini taglio sull’Irpef “concentrato sul ceto medio”, per un valore di 2,8 miliardi di euro: una riduzione della seconda aliquota – dal 35 al 33 per cento l’aliquota da 28mila a 50mila euro – che porterà benefici per massimo 36 euro al mese, ma che arriva dopo anni di impoverimento per i lavoratori dipendenti che hanno visto tassare il loro reddito in modo lineare, senza tener conto della riduzione del potere d’acquisto dovuto all’inflazione.
Come ricordato anche dal presidente della repubblica, Sergio Mattarella, che durante il suo discorso alla cerimonia di consegna delle Stelle al Merito del Lavoro per l’anno 2025 ha più volte sottolineato l’emergenza di intervenire sui salari. Meloni ha risposto annunciando, tra le altre misure, 1,9 miliardi “per stimolare i rinnovi contrattuali dei redditi fino a 28mila euro, con un’aliquota del 5% sugli incrementi, anche per i rinnovi del 2025 e del 2026″, oltre che per la detassazione dei premi di produttività e dei turni festivi e notturni. Confermate le superdeduzioni al 120% per le nuove assunzioni (al 130% per i fragili) . Mentre per la sanità sono stanziati 2,4 miliardi di euro aggiuntivi per il 2026. Infine ritocco all’insù per le pensioni minime (+20 euro al mese).
Sul fronte delle coperture, a parte il solito aumento delle sigarette (“ma poco”, ha garantito il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti) Meloni ha spiegato che “il grosso arriva da tagli alla spesa della Presidenza del Consiglio e dei ministeri” e da “un importante contributo degli istituti bancari e assicurativi”, che ha ringraziato per la disponibilità. La stessa premier ha detto che l’obiettivo “non è punitivo”, ma di “mantenere la traiettoria del deficit e del debito” per garantire credibilità e stabilità. Più nel merito si è inoltrato il ministro dell’Economia: Giorgetti ha spiegato che il contributo è composto da “un mix di misure di carattere strutturale e congiunturale”, che comprende “la possibilità di liberare le riserve poste a capitale con la legge del 2023 (con una tassazione che passerebbe dal 40 al 27%, ndr) l’aumento di due punti dell’Irap (oggi al 4,65% per banche, altri enti e società finanziarie, al 5,90% per le imprese di assicurazione, ndr) un nuovo regime di deducibilità dei crediti dubbi spalmato su più esercizi e la limitazione del riporto fiscale delle perdite”. Misure, ha aggiunto, che “un sistema in salute, come ha ricordato anche il governatore Panetta al G20, è in grado di assorbire”. “Banche e assicurazioni accettano, non certo di buon umore – ha commentato – ma riteniamo che l’impatto complessivo sia assolutamente accettabile. Abbiamo un sistema bancario solido e molto profittevole”.
Giorgetti ha ammesso che i ministri “non sono contenti” della revisione della spesa: “Si sono lamentati anche loro, ma io non mi devo impietosire troppo”. Oltre agli interventi sulle banche, ha anticipato, “ci sono misure di razionalizzazione e contro l’elusione fiscale”. Quanto alle decisioni degli istituti, il ministro ha precisato che “le banche faranno le loro valutazioni in base ai risultati di quest’anno, che mi sembra vadano bene”. Il rischio che queste risorse non arrivino? “C’è sempre, ma guardando le politiche dei dividendi promesse agli azionisti, decideranno se liberare questo capitale o meno. Noi offriamo di farlo con aliquote interessanti”.
E un contentino arriva anche per la Lega, dopo la lunga battaglia per impedire l’aumento di tre mesi dell’età pensionabile che dovrebbe scattare nel 2027, seguendo i dati sulla aspettativa di vita: secondo quanto detto dallo stesso ministro Giorgetti, l’entrata in vigore dovrebbe essere parzialmente sterilizzata: 1 mese in più nel 2027 e 2 mesi in più nel 2028. Ma già la Lega annuncia che darà battaglia anche l’anno prossimo per sterilizzare interamente il cambio dei requisiti.