Il mondo FQ

“Stupro nella villa di Michael Schumacher”: la denuncia di un’infermiera e il processo al pilota amico del figlio Mick

Una donna che faceva parte dell'équipe medica dell'ex campione di F1 ha accusato un australiano oggi 30enne: i fatti risalgono al 2019, oggi la prima udienza al tribunale svizzero di Nyon
“Stupro nella villa di Michael Schumacher”: la denuncia di un’infermiera e il processo al pilota amico del figlio Mick
Icona dei commenti Commenti

Un’accusa di stupro commesso nella villa di Michael Schumacher a Gland e rimasta segreta per anni. Protagonista un pilota, all’epoca dei fatti amico del figlio Mick, che oggi è a processo per violenza sessuale nei confronti di un’infermiera. Una storia dai contorni oscuri che nessuno aveva mai scoperto, fino all’articolo pubblicato ieri, 14 ottobre, dal quotidiano elvetico 24 Heures, che dava notizia della prima udienza del procedimento davanti al tribunale svizzero di Nyon, prevista per le ore 9 di oggi mercoledì 15 ottobre.

I fatti al centro di questo caso risalgono invece al lontano 23 novembre 2019. Siamo nella villa degli Schumacher situata a Gland, piccola cittadina svizzera sulle rive del Lago di Ginevra. L’ex campione di Formula 1 vive qui da tempo, dopo il tremendo incidente sugli sci a Méribel nel 2013. La vittima dello stupro è un’infermiera che fa proprio parte dell’équipe medica che presta assistenza a Michael Schumacher. L’imputato è invece un australiano, oggi 30enne, che ha avuto una carriera da non eccelso pilota e ora – stando a 24 Heures – è addirittura squalificato per doping. Quella notte di quasi sei anni fa soggiorna nella villa degli Schumacher e incontra la vittima nella sala biliardo della tenuta.

Secondo la denuncia dell’infermiera, lei quella sera perde conoscenza dopo aver bevuto un cocktail preparato dall’imputato. Una circostanza confermata dallo stesso accusato, che spiega di averla riportata nella sua stanza insieme ad un’altra persona. Poi però le due ricostruzioni divergono, perché la vittima sostiene che il pilota è tornato nella stanza e ha abusato due volte di lei. Al suo risveglio, la donna non ricorda nulla, ma si rende conto da segnali fisici e mentali di quel che è accaduto. A sostegno di questa ipotesi, gli inquirenti elvetici hanno raccolto diversi elementi, tra cui una registrazione audio realizzata dalla stessa vittima con il telefono cellulare quella mattina stessa, dopo aver contatto il pilota.

L’infermiera chiede all’uomo di non avvicinarla mai più, ma non sporge subito denuncia. Lo farà circa due anni dopo, a gennaio 2022. Nel 2024 il pilota è tornato dall’Australia per essere interrogato, ma da allora non si è più visto in Svizzera. Nel frattempo, poco prima della sua denuncia, l’infermiera era stata licenziata dalla famiglia Schumacher. Che è del tutto estranea all’inchiesta: ne Mick ne altri componenti del nucleo familiari sono mai stati sentiti dagli inquirenti. Loro non hanno mai commentato l’accaduto, con la massima segretezza che contraddistingue tutto l’operato da dopo Méribel, anche per quel che riguarda le condizioni di salute di Michael Schumacher.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione