Il mondo FQ

Italia-Israele, proteste in oltre 25 città davanti alle sedi Figc e Rai. L’appello: “Non guardatela”

Da Milano a Roma. Da Torino a Campobasso. In tutta Italia questa sera ci saranno manifestazioni per chiedere il boicottaggio di Italia-Israele
Italia-Israele, proteste in oltre 25 città davanti alle sedi Figc e Rai. L’appello: “Non guardatela”
Icona dei commenti Commenti

Non solo a Udine. Le proteste contro il match di qualificazione ai Mondiali Italia-Israele di questa sera si svolgeranno in tutta Italia. Genova, Firenze, Napoli, Ancona, Vienna, Roma, Torino, Milano, Bergamo, Bologna, Massa, Piacenza, Reggio Calabria, Avellino, Pisa, Grottaglie. In oltre venticinque città italiane ci saranno manifestazioni sotto alcune delle sedi regionali della Figc e della Rai. La richiesta è sempre la stessa: un “cartellino rosso per Israele”.

A Milano le squadre dello sport popolare, insieme ai militanti di Potere al Popolo, si sono date appuntamento per le 17.30 sotto la sede della Figc di via Pitteri 95. “Per noi lo sport – e il calcio in particolare – rappresentano uno spazio virtuale e fisico di incontro e diffusione di valori che sono inconciliabili con la violenza, l’apartheid e l’occupazione – si legge nell’appello nazionale delle realtà che hanno aderito alla mobilitazione – lo stesso non può dirsi per la nazionale di calcio israeliana che viola gli statuti Fifa e che vede i giocatori-soldato inneggiare alla distruzione totale di Gaza e dedicare i propri successi, come hanno fatto a giugno 2025 dopo la partita contro l’Estonia, all’esercito che sta commettendo un genocidio”.

A Torino, l’appuntamento è per le 20 sotto la sede della Rai di via Verdi per chiedere alla televisione pubblica italiana “di non trasmettere la partita”. Una richiesta che sarà portata anche davanti alla sede regionale ligure di Genova con un presidio previsto per le 20.

A Roma, l’Atletico San Lorenzo, una delle storiche realtà del calcio popolare, ha convocato un presidio per le 19 in piazza dell’Immacolata per denunciare “il silenzio delle istituzioni sportive” e “qualsiasi evento che normalizzi la presenza sportiva israeliana senza riconoscere le violazioni dei diritti umani”. Un messaggio che la società sportiva ha portato sia sugli spalti sia in campo perché “lo sport non può essere complice dell’indifferenza né strumento di normalizzazione dell’ingiustizia”.

Un messaggio che sarà portato anche in tante altre piazze italiane, ma non solo. La protesta contro Italia-Israele varcherà i confini arrivando anche in Austria con un presidio che si terrà alle 17.30 di fronte all’ambasciata italiana di Vienna. E l’Arci Nazionale fa un appello a chi resterà a casa. “Non guardate la partita. Boicottate Israele. Il nostro messaggio è chiaro: chi gioca mentre si commettono crimini di guerra, gioca dalla parte sbagliata della storia”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione