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“Vietare il velo integrale”, la proposta di Fdi contro il “fondamentalismo islamico”

A presentarla la deputata Kelany, con il capogruppo Bignami e Filini. Multe fino a 3 mila euro
“Vietare il velo integrale”, la proposta di Fdi contro il “fondamentalismo islamico”
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Vietare il velo integrale in luoghi pubblici, uffici, scuole e università. La proposta di legge di Fratelli d’Italia, presentata alla Camera, interviene su niqab e burqa e prevede il divieto “di indumenti che coprano il volto delle persone, di maschere o di qualunque altro mezzo” che rendano “difficoltoso il riconoscimento della persona”. Secondo la deputata di Fdi Sara Kelany, firmataria della proposta insieme al capogruppo Galeazzo Bignami e a Francesco Filini, la misura “serve a contrastare la nascita di enclave, contro-società in cui si applica la legge sharitica e non l’ordinamento italiano, e dove prolifica il fondamentalismo islamico”. In caso di violazioni, il testo impone sanzioni amministrative da 300 a 3mila euro.

Sulla proposta è intervenuto l’imam Massimo Abdallah Cozzolino, che a LaPresse ha sottolineato che misure analoghe già esistono: “Vietare il velo integrale – che non equivale a vietare il velo in sé – può rientrare in una logica di tutela della sicurezza. Ma una normativa in tal senso esiste già, quindi mi chiedo quale sia l’effettiva utilità di questa proposta, pur ammettendo di non conoscerne i dettagli”. E specifica: “Non sono contrario a misure che tutelino la sicurezza pubblica, ma mi oppongo a qualsiasi iniziativa che rischi di colpire l’identità religiosa di una comunità”. In effetti In Italia c’è già una legge, del 1975, che vieta di coprirsi completamente il volto nei luoghi pubblici, e che pur non facendo direttamente riferimento al burqa, comprende di fatto qualunque indumento o strumento non renda riconoscibili.

A gennaio scorso la Lega, a prima firma del capogruppo in commissione Affari Costituzionali alla Camera Igor Iezzi, aveva presentato una proposta di legge molto simile che mirava a vietare il velo e a introdurre un nuovo reato che punisse chi “costringeva le donna a indossare burqua o niquab” con multe da 10 mila fino a 30 mila euro. Proprio Iezzi ha commentato l’iniziativa: “Ci fa molto piacere che FdI abbia accolto due nostre proposte di legge sulle moschee e sul velo, presentate a mia prima firma a settembre 2023 e a gennaio 2025, e di cui abbiamo chiesto la calendarizzazione prima dell’estate. Speriamo ora che l’iter, anche grazie al sostegno arrivato da FdI, possa procedere speditamente”.

La proposta di legge di Fdi contiene nel complesso cinque articoli che puntano tutti a “contrastare il separatismo islamico”. Fratelli d’Italia propone infatti anche di regolamentare i finanziamenti alle moschee e introdurre pene più aspre per contrastare i matrimoni combinati. “Norme ineludibili. Cancellare il volto di una donna significa mortificarla. C’è chi parla di scelta libera ma faccio fatica a credere che una donna voglia automortificarsi. La sinistra accecata da un buonismo ideologico per paura di essere tacciata di islamofobia da un parte grida al patriarcato e dall’altra tace su questi fenomeni intollerabili”, ha commentato Kelany.

Gli articoli prevedono inoltre due nuove fattispecie penali (punite con carcere da 2 a 5 anni) relative all’esame obiettivo di verginità e al rilascio del certificato di verginità, salvo che siano eseguiti per motivi medici. Infine, FdI punta ad allargare il perimetro del reato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa, punendo anche “chi propaganda idee fondate su superiorità e odio di natura religiosa”, e prevedendo la possibilità, per il Prefetto, di chiudere temporaneamente i luoghi di culto dove si svolgono queste condotte.

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