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Cronaca

Ultimo aggiornamento: 9:36 del 8 Ottobre

Mizrahi (Amici di Israele) insiste: “Definisci bambino a Iacchetti? Per l’Onu lo sono fino a 18 anni, a Gaza a 12-14 sono già soldati”

Il presidente dell'associazione Amici di Israele torna sulla polemica scoppiata in tv con Enzo Iacchetti. E ribadisce: "La definizione di bambino è diversa a seconda dell'interlocutore"
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“Definisci bambino detto a Iacchetti? Io stavo iniziando un ragionamento…La definizione di bambino è diversa a seconda dell’interlocutore“. Così il presidente dell’associazione Amici di Israele, Eyal Mizrahi, torna sul “definisci bambino” detto a Ezio Iacchetti durante una puntata di Cartabianca. Una frase che ha scatenato polemiche ma sulla quale Mizrahi insiste: “Per l’Onu si è bambini al di sotto dei 18 anni. Per noi occidentali un bambino è fino ai 10 anni, dopo diventa ragazzino poi ragazzo”. “I palestinesi – ha aggiunto Eyal Mizrahi – come tanti Paesi nel terzo mondo e in Medio Oriente, arruolano bambini in combattimento dai 14 anni in su. Gli mettono un mitra in mano e li mandano a combattere. Durante la guerra l’età è scesa ai 12 anni di arruolamento”. “Sono loro che usano bambini piccoli per trasportare munizioni, fare le vedette. Per cui mettono a rischio la vita di tantissimi ragazzini e bambini – attacca – Per un soldato è difficile riconoscerli da lontano: se vede qualcuno che gli punta un mitra spara per difendere la sua vita”. “Quasi la metà dei combattenti di Hamas hanno fra i 15 e i 18 anni – prosegue – Per l’Onu sono bambini, per Israele sono combattenti. Dai 12 in su…per noi è un bambino, per loro è un combattente”.

Mizrahi dice di “non negare” che ci siano vittime, anche bambini, “sicuramente sono tantissimi civili coinvolti, perché è combattuta in mezzo ai civili. Come ce n’erano tante a Mosul o a Kabul”, ma “nessun israeliano mira ai civili”. Quello che nega, però, è che ci sia un genocidio.

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