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Manifestazioni pro-Gaza vietate: a Bologna la polizia carica i manifestanti. A Torino in migliaia in corteo – Video

In via Rizzoli, mentre i manifestanti hanno provato a mettersi in marcia in corteo, le forze dell’ordine sono intervenute anche con gli idranti
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“Il corteo non è autorizzato, lasciate la piazza alla spicciolata. Questo è l’ultimo avviso”. Dopo avere sequestrato megafono e casse, la polizia si è rivolta così ai manifestanti pro-Gaza a Bologna che hanno cercato di uscire dalla blindata piazza Nettuno. Poco dopo sono iniziate le carche. In via Rizzoli, mentre i manifestanti hanno provato a mettersi in marcia in corteo in direzione delle due torri, le forze dell’ordine si sono spostate e sono intervenute per respingere il tentativo con idranti e cariche. La manifestazione era stata vietata, con provvedimento del questore, per la concomitanza con il secondo anniversario del 7 ottobre.

Era vietato anche il corteo a Torino. Qui però migliaia di manifestanti (oltre 5 mila) hanno si sono messi in marcia dietro uno striscione con la scritta “Il genocidio non è finito, siamo resistenza, continuiamo a bloccare tutto”. Il corteo è partito da piazza Castello in direzione Torino Nord. Nel capoluogo piemontese le forze dell’ordine non hanno bloccato né caricato i manifestanti e, al momento, non si sono registrati momenti di tensione o incidenti. “Non ci facciamo intimidire dai questori e dai ministri – affermano i manifestanti dal microfono – cedere ai divieti sarebbe stato impensabile. Siamo in piazza – sottolineano – per rivendicare senza se e senza ma la resistenza palestinese. Ogni violenza di Israele da 70 anni è rimasta impunita. Hanno provato in ogni modo a chiudere lo spazio che poche settimane fa avevamo aperto con lo sciopero. Siamo qui in tantissimi e questo significa tanto, ci chiediamo cosa ci sia di inopportuno a scendere in piazza e a dire che i popoli oppressi hanno il diritto di resistere”. La questura di Torino ha ribadito che “nessuna manifestazione né statica né dinamica è stata autorizzata” sottolineando che “i responsabili delle violazioni saranno denunciati all’autorità giudiziaria“.

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